Roma, Spalletti perdona Panucci: "Ma io non ho sbagliato..."
Calcio
L'allenatore giallorosso ufficializza il reintegro del difensore convocato per il posticipo con l'Inter: "Si riparte ma con le regole vecchie, cioè che lui è un calciatore, io l'allenatore e poi c'è una società"
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FANTASCUDETTO, VINCERE E' NELLE TUE MANI
"Con Panucci si riparte, ha fatto quello che doveva fare, seppur con grave ritardo. E quindi si riparte". Spalletti ufficializza il reintegro in rosa del difensore (che a Napoli un mese fa si rifiutò di andare in panchina) anticipato dall'inserimento del suo nome nella lista dei convocati. Una decisione quasi scontata dopo le scuse del giocatore a squadra, tecnico e società, fatte stavolta personalmente e non a mezzo comunicato stampa. "Lui è un calciatore della Roma- dice Spalletti- e bisogna cercare di usare le forze che abbiamo, perché in questi casi non conta Panucci o Spalletti o altri, conta la Roma. E di conseguenza lui ha fatto quello che doveva. Lo avrebbe dovuto fare subito dopo, a un paio di giorni da quel fatto lì e aveva avuto anche la possibilità di farlo".
Il tecnico, quindi, non si sposta di un centimetro dalla sua linea: "Si riparte ma con le regole vecchie, cioe' che lui è un calciatore, io l'allenatore e poi c'è una società. Non averlo in lista Champions non fa piacere a nessuno ma in quel caso c'erano delle scadenze e noi non abbiamo sbagliato nulla, siamo a posto con la coscienza. Dietro la volontà di un calciatore che vuole andare via noi facciamo quello che dobbiamo. L'importante è avere delle prese di coscienza profonde e noi prendiamo atto delle sue scuse".
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"Con Panucci si riparte, ha fatto quello che doveva fare, seppur con grave ritardo. E quindi si riparte". Spalletti ufficializza il reintegro in rosa del difensore (che a Napoli un mese fa si rifiutò di andare in panchina) anticipato dall'inserimento del suo nome nella lista dei convocati. Una decisione quasi scontata dopo le scuse del giocatore a squadra, tecnico e società, fatte stavolta personalmente e non a mezzo comunicato stampa. "Lui è un calciatore della Roma- dice Spalletti- e bisogna cercare di usare le forze che abbiamo, perché in questi casi non conta Panucci o Spalletti o altri, conta la Roma. E di conseguenza lui ha fatto quello che doveva. Lo avrebbe dovuto fare subito dopo, a un paio di giorni da quel fatto lì e aveva avuto anche la possibilità di farlo".
Il tecnico, quindi, non si sposta di un centimetro dalla sua linea: "Si riparte ma con le regole vecchie, cioe' che lui è un calciatore, io l'allenatore e poi c'è una società. Non averlo in lista Champions non fa piacere a nessuno ma in quel caso c'erano delle scadenze e noi non abbiamo sbagliato nulla, siamo a posto con la coscienza. Dietro la volontà di un calciatore che vuole andare via noi facciamo quello che dobbiamo. L'importante è avere delle prese di coscienza profonde e noi prendiamo atto delle sue scuse".
