Gaucci è tornato in Italia. "Ma sto fuori dal calcio"

Calcio
Luciano Gaucci sorridente, prima dell'esilio caraibico
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L'ex patron del Perugia ha lasciato Santo Domingo, dove si era stabilito a partire dal 2005. Gaucci, 69 anni, è stato a lungo latitante per bancarotta fraudolenta dopo il fallimento del Perugia ma ha patteggiato una condanna a 3 anni coperta dall'indulto

Luciano Gaucci è rientrato in  Italia. L'ex patron del Perugia ha infatti lasciato Santo Domingo, dove si era stabilito a partire dal 2005. Gaucci, 69 anni, è stato a lungo latitante per bancarotta fraudolenta dopo il fallimento della società umbra. Quindi ha patteggiato una condanna a 3 anni, coperta dall'indulto. Il ritorno dell'imprenditore in Italia era stato annunciato dopo che il Gup di Perugia, a novembre dello scorso anno, aveva revocato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere.

"Sono rientrato perché, come romano e come italiano, era giusto tornare a casa. Ma dico subito che non intendo rientrare anche nel mondo del calcio: lo seguirò solo come osservatore esterno". Luciano Gaucci, al telefono con l'Ansa, parla del suo "rientro alla base" dopo l'esilio a Santo Domingo e chiarisce che non vuole tornare anche nel calcio ("anche se so che è stato fatto il mio nome per il Torino: ma non è vero"). Ma, rispetto ai suoi tempi, è cambiato il calcio italiano?  "E' migliorato - risponde l'ex patron del Perugia - perché non c'è più una situazione strana. Prima, e lo sanno tutti, c'era una cupola e io ho passato i miei guai anche perché facevo il cane da guardia e sono stato l'unico che ha provato a ribellarsi. Gli 'aiutini' di adesso all'Inter? C'è stato qualche aiuto da parte degli arbitri, ma in modo inconsapevole". Intanto Luciano Moggi è stato condannato per la vicenda Gea. "La giustizia sta facendo il suo corso - commenta Gaucci - ma la mano pesante l'hanno alleggerita, altrimenti avrebbero dovuto cancellare tutto".