L'8 marzo di Federica: un giorno da 10 e Lodi

Calcio
Federica Lodi oltre al ruolo di conduttrice a Sky Sport 24 ha diretto i collegamenti dal Motorshow 2009
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La conduttrice di Sky Sport 24 ci racconta la festa della donna vissuta, naturalmente, in diretta e con un retroscena che ha fatto infuriare il suo partner di conduzione, Leo Di Bello: uno scherzo organizzato dai ragazzi del Pod

di FEDERICA LODI

Come ho festeggiato l'8 marzo? In diretta, naturalmente. Dopo anni di finti raffreddori e impegni improbabili, finalmente una scusa valida per non partecipare alle solite cene organizzate tra donne (con le amiche, molto meglio passarci qualsiasi altra sera dell'anno). Per questo motivo un "sacrificio" da poco, ma anche perché questo lavoro mi piace da impazzire (giocavo anche da bambina a fare la giornalista e avevo anche costruito un cartoncino piegato con nome e cognome, un tentativo assolutamente mal riuscito di imitare lo stile vecchio tg) e l'idea di passare una serata a raccontare ciò che avviene nel mondo dello sport mi entusiasma! Peccato, per la compagnia di Leo Di Bello!

No, scherzo. In questi giorni sono in coppia con lui e mi sto trovando benissimo: tanto divertente a telecamere spente quanto professionale in onda (non diteglielo, ma è veramente bravo). A proposito di festa della donna: i ragazzi del Pod devono averla scambiata per il primo d'aprile. A fine turno, hanno sfruttato un problema reale, una volta risolto, per farci uno scherzo, che Leo, sulle prime, non ha preso benissimo...Poi però ci siamo fatti delle grandi risate tutti insieme!

In questi mesi di conduzione ho affiancato anche i mitici Davide Camicioli, Stefano Meloccaro e Daniele Caiola che, come dice lui, ogni tanto lascia il Pod e viene a "rilassarsi" in conduzione. Ma visto che tra "le donne di Sky" (definizione che, festa della donna o meno, mi fa ancora un bel po' impressione) sono l'ultima arrivata, ricordo con un piacere ancora misto ad ansia, l'esordio. Ero terrorizzata, non c'era trucco che tenesse il pallore che era proprio innaturale, cuore a mille, sorriso tirato e voce tremolante.

Fortuna che il mio primo compagno di viaggio è stato l'entusiasta Fabio Tavelli che, già dopo le prime edizioni, è riuscito a farmi rilassare e con la sua ironia, addirittura a farmi ridere di gusto.