Spalletti realista: ''Adesso la Champions è lontana''

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Il tecnico giallorosso incassa il colpo della sua Roma al Franchi e ci mette la faccia: "Stiamo perdendo, ed è giusto che io venga messo in discussione". Rimpianto per l'assenza dei centrali titolari: "Con Juan e Mexes in campo non sarebbe andata così"

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"Abbiamo preso gol al loro primo tiro in porta, poi ll'inizio della ripresa c'è stato il 2-0, e lì si è evidenziato il momento generale della mia squadra. Siamo in difficoltà e un po' fragili dal punto di vista della tenuta psicologica. Dopo c'è stata anche l'espulsione di Pizarro e tutto è diventato più difficile. Ma rimane difficile anche spiegare questa differenza di risultato, io non l'ho vista".

E' questo il primo commento di Luciano Spalletti, ai microfoni di Sky, sul naufragio della sua Roma a Firenze, che allontana forse definitivamente la sua squadra dal quel quarto posto che significa partecipare alla Champions League.
"Se siamo ancora in corsa per la Champions? - commenta Spalletti - Secondo me dobbiamo forzatamente ragionare in questa direzione, però la vedo veramente difficile e dura".

A Spalletti viene poi chiesto di commentare la prestazione di Cassetti, protagonista di una prova molto negativa. "A me non è sembrato in difficoltà - risponde il tecnico - e ha fatto ciò che doveva. L'ho scelto perché secondo me è un giocatore più forte degli altri, e se lo faccio giocare è perché lo ritengo più bravo rispetto agli altri che avevo a disposizione".
Ma Spalletti ammette anche che "da troppo tempo giochiamo senza i centrali titolari, Juan e Mexes ci potevano dare qualcosa in più, e chi l'ha sostituito non è stato bravo a far quadrato e a sopperire alle qualità degli avversari".

La Roma continua anche ad essere troppo nervosa, ed i suoi giocatori seguitano a fare collezione di cartellini: anche oggi la squadra ha finito la partita in dieci. "Sono gare importanti - commenta Spalletti. Noi siamo già accompagnati da questo campionato difficile, sempre in salita ed in affanno e può darsi che una reazione ci stia, io non riesco a non fargliele fare e quindi vengo chiamato in causa per questo comportamento della squadra".

E ora che succederà a Roma? La squadra subirà la contestazione della sua gente? "Lavorare a Roma è bellissimo - dice Spalletti - ma abbiamo ripreso quattro gol e ora ci sarà sicuramente delusione da parte dei nostri tifosi. E' qualcosa di particolare lavorare in questa città, per via del coinvolgimento del pubblico, e ora ci sarà da gestire questa delusione di persone che stanno molti vicine alla squadra. Di conseguenza ora bisogna metterci la faccia: stiamo perdendo, ed è giusto che io venga messo in discussione".