L'ultima di Maldini a San Siro: "Sarà una grande emozione"

Calcio
Paolo Maldini, storico capitano, con ben 900 presenze in rossonero
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Domenica contro la Roma il capitano del Milan giocherà la sua ultima partita di fronte al pubblico che lo ha tifato per 24 lunghi e prestigiosi anni: "Avrei preferito una partita più semplice per festeggiare, ma sarà bello giocare un match decisivo"

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Domenica Paolo Maldini saluterà per l'ultima volta il pubblico di San Siro. Non sarà facile per lui nè per i tifosi che per 24 lunghi anni lo hanno ammirato sempre con la stessa maglia, quella del Milan. Al Meazza si presenterà la Roma, una grande partita che mette in palio anche punti importanti. Un'ultima volta a San Siro, dunque, da non fallire. "Mi sarebbe piaciuto fare una festa vera - spiega il capitano rossonero -, con il risultato già acquisito, ma sarà bello anche giocare una partita con in palio un risultato importante".

La prima partita da titolare a San Siro risale al 15 settembre 1985. "Giocai anche abbastanza bene, per cui fu una bella giornata - ricorda Maldini - . Marcavo Pasculli, l'argentino, ma per me era tutto nuovo per cui non avrei comunque conosciuto il mio avversario". Sono passati 24 anni e il calcio non è più quello di una volta. "E' cambiato tutto, dalla velocità alla tattica, ma alla base di tutto ci sono sempre gli allenamenti - spiega Maldini - , la preparazione fisica, la tecnica: gli stessi principi di quando avevo iniziato". Vialli ha detto che è stato bellissimo giocare con Maldini. "Ho appena partecipato alla partita degli "amici di Del Piero". Ho rivisto tanti vecchi compagni e avversari, rivissuto vent'anni di carriera. E' stato bellissimo - spiega Maldini -, perchè ho avuto una bella vita, ricca di successi nello sport che amo".

Un campione in campo, un grande uomo dentro e fuori, Maldini non ha mai fatto polemiche, evitando anche le "scaramucce" con i cugini nerazzurri. In 24 anni di carriera per Maldini il periodo più brutto è stato, probabilmente, il 2006 con l'esplosione dello scandalo calciopoli. "Forse sì, anche perchè ci siamo sentiti derubati. E in più siamo stati penalizzati. Quindi cornuti e mazziati...". Si torna alla sua ultima volta. "Sono preparato da tempo alla mia uscita dal calcio. Ovviamente sarò emozionato, ma ho anche l'obbligo di pensare alla partita che sarà difficile e importante. La festa? Sobria, come nel mio carattere". Il futuro non lo ha ancora deciso. "Adesso no, prima una vacanza, al resto non ho ancora pensato. Comunque so che mi cambierà la vita, non farò più quello che ho sempre amato fare. Credo che anche mia moglie sia preoccupata". Ma domenica, per l'ultima gara davanti alla sua gente, Paolo Maldini riuscira' a non emozionarsi? "Credo di no", taglia corto il capitano del Milan.