Ferrara: "Mi gioco la chance. Ho lavorato sull'autostima"

Calcio
Ciro Ferrara si prepara al suo esordio come allenatore della Juventus
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Alla vigilia del suo debutto nella gara contro il Siena il neo allenatore della Juventus ha le idee chiare: "Ho detto ai ragazzi di distinguere tra l'amicizia e la mia professione. La formazione? La dirò alla squadra domenica mattina"

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"Mi è stato detto 'In questo momento non possiamo darti la certezza'. Ma non mi hanno nemmeno detto 'Fai due partite e basta'". La speranza di Ciro Ferrara è facile facile: due occasioni, due vittorie e poi chissà. C'ha messo cinque giorni appena a farci la bocca: "Ora comincia la mia nuova carriera", perché Ciro Ferrara è l'allenatore della Juventus. E la paura sta passando: "Sono emozioni forti - dice - diverse rispetto a quelle ho vissuto in questi anni. Sono felice, e man mano che passano i giorni per risulta sempre un po' meno difficile rispetto al primo giorno. Non ho pensato un attimo alla scelta, l'ho presa immediatamente senza tentennamenti. Io non pensavo di potermi sedere qui a due giornate dalla fine. E questa chance cerco di giocarmela".

A chi somiglia il Ferrara allenatore, come giocherà la sua squadra? "Non sono influenzato da nessuno e ci tengo a dirlo, ci sono degli allenatori che hanno segnato la mia carriera calcistica e ho preso qualcosa da loro per tanti aspetti. Cerco di portare avanti le mie idee. Bisogna adattarsi alle caratteristiche dei giocatori. Mi piace la difesa a quattro, ma ci possono essere tantissime soluzioni. Con i ragazzi sono stato chiaro: bisogna capire che una cosa è l'amicizia che mi lega ad alcuni di loro, e una cosa è la mia professione. Ci deve essere il giusto rispetto tra le parti. E' chiaro che l'intervento è stato sull'autostima. Qui ci sono dei campioni, e ho cercato di lavorare sulle motivazioni. E' necessario un finale di stagione all'altezza della Juventus"

Magari mancano quei Del Piero e Amauri... "Del Piero ha ripreso e credo che possa essere disponibile. Amauri ha pagato l'infortunio. Ma non parlerei dei singoli...". Ha sentito Ranieri? Si dice che non fosse proprio un suo tifoso... "Ranieri è stato un mio allenatore. Non ci siamo sentiti, ma il resto sono solo cattiverie". Chi gioca contro il Siena? "La formazione la dico la mattina della partita ai giocatori, non ho molti dubbi ma ho voluto rendermi conto delle possibilità e chiaramente ci penserò ancora tutta una notte. Non aspettatevi rivoluzioni".

Intanto, in attesa che la dirigenza scelga il tecnico, il mercato va avanti... "Ma si parla di Cannavaro e Diego, diciamo che la maggior parte degli allenatori non li rifiuterebbe... Credo che la dirigenza cominci ad avere delle idee chiare per il futuro, sia per i giocatori che per l'allenatore. La Juve ha bisogno di grandissimi giocatori, ma possono crescere e trovare lo spazio giusto anche giocatori molto giovani" Ferrara come Guardiola? "Sta riuscendo in una grandissima impresa, e sono felice per lui. Ma io vorrei essere giudicato solo come Ciro Ferrara".