Milan, ecco Leonardo: come Capello. Ancelotti al Chelsea

Calcio
Il Milan ha presentato Leonardo, nuovo allenatore dei rossoneri
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Presentato il nuovo allenatore rossonero. Galliani prima ringrazia il tecnico emiliano, ufficialmente ai Blues, poi precisa: "Leo è una scelta condivisa della società". Il successore: "Kakà? Spero resti". GUARDA IL VIDEO

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CARLETTO LONDINESE: "NOW I THINK IT'S TIME TO CHANGE..."


NUOVO CORSO - A San Siro si è svolta la conferenza stampa di presentazione di Leonardo, il nuovo allenatore rossonero. L'ad Adriano Galliani ha innanzitutto ricordato il lavoro svolto e i trofei vinti con Ancelotti, nuovo tecnico del Chelsea: "E' stato un rapporto più di amicizia - dice Galliani-. Vederlo sul sito del Chelsea, con la maglia dei Blues, mi ha lasciato un po' sotto choc. Tutti i giocatori si sono commossi per il suo addio. Ora auguro a Leo (Leonardo ndr) altri otto anni di successi. La sua è una scelta condivisa, mia e del presidente". Leonardo ha firmato un biennale con i rossoneri.

PARTENZE E ARRIVI - In nemmeno ventiquattro ore è esploso tutto: Ancelotti al Chelsea, Leonardo al Milan. Uno si presenta in inglese ai Blues, l'altro parla per la prima volta da tecnico rossonero: "Mi lega al Milan tanto affetto- dice- altrimenti non avrei accettato. E' un'avventura importante. E' un giorno speciale per me. Forse ho sognato di diventare calciatore, non di fare l'allenatore. Ma una serie di circostanze mi fa fare questa scelta che mi rende felice. Sono qui da dodici anni, ripartire dopo Carlo credo che sia una cosa più profonda, per il rapporto che avevamo. Ieri è stata una giornata straordinaria, i giocatori piangevano perché partiva un amico. Carlo è stata la persona che più mi ha stimolato ad accettare questa sfida. Essere qui con la Champions raggiunta, con Carlo che è felice, e io che comincio... Sono molto contento".

MERCATO
- Galliani sull'argomento Kakà: "I club più importanti d'Europa, almeno due (Real Madrid e Barcellona, ndr), lo cercano. Così come cercano Pato. Ma non c'è nessun contratto firmato. Noi cercheremo di resistere all'assalto di queste società".

IL MILAN DI LEO - Rispetto al recente passato, ci saranno elementi di discontinuità fa sapere Leonardo. "Mi affiderò molto al lavoro di Mauro Tassotti  sul campo. Ci saranno poi due vice che lavoreranno sui dati  scientifici e sulle informazioni tecniche utili alla squadra. Io ho idea di fare una preparazione atletica usando molto il pallone, per  avere una squadra veloce e in grado di gestire il possesso palla", dice il nuovo allenatore.

LA TATTICA - Troppo presto per indicare dettagli tattici: "Abbiamo una base, in questi anni abbiamo usato il modulo 4-3-1-2. Io penso ad un gioco  offensivo, senza perdere però la solidità che serve per vincere nel  calcio italiano. La mia ispirazione può essere Telè Santana", dice  riferendosi all'allenatore brasiliano che, tra l'altro, ha guidato la  selecao ai Mondiali del 1982. "Per me quella è stata la squadra più bella anche se non ha vinto".

RONALDINHO - Nel Milan di Leonardo ci sarà spazio per Ronaldinho. "Ha fatto sei mesi buoni, ha lasciato il segno. Poi ha avuto un infortunio e ha  incontrato qualche difficoltà: ha capito che senza lavoro fisico non  può esprimere il suo talento", dice. Il tecnico spera di poter contare ancora su Kakà: "Mi auguro che Kakà vada avanti con noi. E' normale che sia cercato da tanti sul mercato, io mi auguro che si vada avanti cosi'. La basa del Milan già c'è: abbiamo bisogno di spinta  sulle fasce laterali, i nomi dei nuovi acquisti verranno col tempo".