
Luca Toni e Gigi Buffon durante un allenamento dell'Italia
Il ct Lippi, nella rifinitura, ha schierato il 4-3-3 con Dossena in difesa e Montolivo a centrocampo: "Se dovesse andare male non cambierà nulla, questi sono i giocatori migliori che l'Italia può dare alla Nazionale, non ci sarà nessuna rivoluzione"
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"Lo dico prima di giocare: nessuno pensi a chissà cosa ci sia qua se per caso le cose non dovessero andare bene". Marcello Lippi mette subito le cose in chiaro: nessuna rivoluzione, anche se l'Italia dovesse uscire dalla Confederations Cup. "Sento parlare di rinnovamenti, ma questi sono i migliori giocatori che ora l'Italia può dare alla Nazionale - spiega il ct dell'Italia - Altri giovani, che già sono venuti con noi, saranno inseriti, ma gradualmente. Possono fare o scrivere quello che vogliono, sia chiaro che il progetto è questo". E ancora: "Se avessi portato sei o sette giovani e avessimo perso con una nazionale sperimentale, pensate che non si sarebbe detto Perchè siamo venuti con questa Nazionale?".
Dossena in difesa, Montolivo a centrocampo ed in attacco un trio Camoranesi-Toni-Iaquinta. Sono queste le indicazioni fornite dalla rifinitura che Marcello Lippi ha fatto svolgere agli azzurri a poche ore da Italia-Brasile, ultima partita della prima fase di Confederations Cup, decisiva per la qualificazione. Lippi ha disposto i giocatori con una difesa formata da Zambrotta, Cannavaro, Chiellini e Dossena; a centrocampo De Rossi, Pirlo e Montolivo; in avanti Camoranesi a supporto di Toni e Iaquinta.