
I ct di Irlanda e Italia, Marcello Lippi e Giovanni Trapattoni
A Dublino gli azzurri sfidano la nazionale guidata da Giovanni Trapattoni, ma nello stadio irlandese ci sarà anche un pezzo di storia bianconera. Tra campo e panchina sfileranno infatti oltre sessanta trofei conquistati con la Juventus. GUARDA LA GALLERY
da Dublino
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Irlanda-Italia, ovvero un gran pezzo di storia della Juventus: stasera, al Croke Park di Dublino, tra campo e panchina sfileranno oltre sessanta trofei tinti di bianconero. I due ct Giovanni Trapattoni e Marcello Lippi, rispettivamente sei e cinque scudetti alla guida della Juventus, hanno portato a Torino la quasi totalità delle coppe internazionali vinte dai bianconeri (unica eccezione, la coppa Uefa 1990 con Dino Zoff in panchina), ma si accompagnano di collaboratori dal dna altrettanto bianconero: da una parte, oltre all’alter ego Pezzotti, Lippi ha voluto al suo fianco Angelo Peruzzi, tre scudetti con la maglia della Juventus; dall’altra il Trap ha, come compagni di viaggio nella sua avventura irlandese, due fedeli scudieri del suo primo periodo juventino, Marco Tardelli (cinque scudetti) e Liam Brady (due).
L’irlandese, peraltro, fu il primo straniero della Juventus dopo la riapertura delle frontiere nel calcio italiano, nel 1980: restò due stagioni, chiuse con altrettanti titoli, prima di cedere il posto a Michel Platini. Tutti uomini che, di diritto, hanno un posto nella storia del club bianconero. Poi c’è l’attualità, quella del campo: nonostante le assenze dello squalificato capitan Cannavaro e dell’infortunato Marchisio, il concetto di Italjuve rimane, dal momento che la colonia bianconera è ancora la più folta, potendo contare su Buffon, Chiellini, Grosso, Legrottaglie, Camoranesi e Iaquinta. Più l’ex Zambrotta, per un’altra infornata di titoli nazionali e continentali vinti con la maglia della Juventus, senza contare gli scudetti revocati nel periodo di Calciopoli. In fondo, si tratta di un vero e proprio derby dei ricordi bianconeri.