Applausi ai tifosi, Balotelli multato. E Facebook lo insulta

Calcio
Mario Balotelli, protagonista totale dell'anticipo della 18.ma giornata tra Chievo e Inter
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Il Giudice Sportivo punisce TurboMario (che non si scusa) con un'ammenda di 7000 euro per aver rivolto un applauso provocatorio al pubblico del Bentegodi. Intanto su Facebook nasce un gruppo anti-Balotelli. LA GALLERY DELLA 18ma E GLI HIGHLIGHTS DELLA A

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La sentenza del Giudice Sportivo - Ammenda di 7.000 euro per Mario Balotelli a seguito di Chievo-Inter disputata ieri. Lo ha deciso il Giudice sportivo Gianpaolo Tosel. L'attaccante interista paga per "avere, al 43° del secondo tempo, uscendo dal terreno di giuoco all'atto della sostituzione, rivolto ripetutamente un applauso provocatorio nei confronti del pubblico". Inter e Lazio, invece,  sono state multate di 15.000 euro ciascuno per cori razzisti dei propri tifosi all'indirizzo di calciatori delle rispettive squadre avversarie.

SuperMario: io non mi scuso -
"Non mi scuso con chi mi ha insultato, ma con quella parte di pubblico che non c'entrava niente e che ho offeso esprimendomi male perché esasperato dai 'buu' durante la partita e mentre uscivo dal campo". Con questo messaggio sul proprio sito internet, Balotelli ha spiegato le sue dichiarazioni di ieri in cui ha detto che il pubblico di Verona gli fa "sempre più schifo".   Poi, in un post scriptum: "Non ce l'ho con Verona, che invece mi piace molto, tant'e' vero che con un mio compagno di squadra siamo  andati a vedere la casa di Giulietta che non avevamo mai visto...".


Gruppo Facebook anti-Balotelli - "Diciamo noi qualcosa a Balotelli! A Verona fai sempre più schifo". E' questo il gruppo con 600 iscritti, vicino ai tifosi del Chievo, nato questa mattina su Facebook a seguito delle dichiarazioni del giocatore dell'Inter sui fischi ricevuti ieri al Bentegodi. In città la polemica innescata dalle parole del nerazzurro non sembra insomma spegnersi. Sul sito del Chievo, oltre alle dichiarazioni del presidente Campedelli, sono molte le precisazioni nello spazio dedicato ai tifosi. Amazingh scrive: "Premetto che non ho visto la partita, che la mia vita è testimonianza di lotta al razzismo, che non mi riconosco assolutamente in Tosi che non ritengo degno sia di amministrare una città come Verona che di prenderne le difese da accuse, tutto sommato, ingiuste. Balotelli è un giovane con scarsa cultura milionario capace solo di prendere a calci un pallone, tra i tifosi del Chievo sicuramente ci sono anche degli imbecilli che vanno allontanati. Stronchiamo la polemica, il problema non è il razzismo di domenica ma un calcio ultraricco che genera mostri". Lothar aggiunge: "Balotelli è un ragazzino ignorante ma anche scaltro e furbo con numeri da fuoriclasse miracolato dal calcio moderno che sa benissimo che gli avversari per paura delle telecamere non possono dargli delle scarpate per paura delle squalifiche. Fino a pochi anni fa gente cosi' dopo avrebbe giocato si' e no dieci minuti, poi avrebbe subito imparato a vivere".

Briatore: "Ma non è razzismo" - Il razzismo in Italia esiste ma Mario Balotelli è "vittima" di se stesso. Questo il pensiero di Flavio Briatore sul caso dell'attaccante interista che ieri si è scagliato contro il pubblico di Verona che lo aveva fischiato a più riprese. "Il razzismo in Italia, come in tutti gli altri Paesi, è ancora diffuso - ha osservato Briatore ai microfoni dell'Alfonso Signorini Show su Radio Monte Carlo -. Non direi che Balotelli è vittima di razzismo, ma è vittima di se stesso. Il suo modo di fare e le sue battute irritano non solo il pubblico ma anche il suo allenatore. Balotelli è nato in Italia, ha passaporto italiano, ma il suo carattere riesce a infastidire i tifosi".

Le altre multe del Giudice - Già che ci siamo, ecco le altre multe inflitte dal giudice Tosel. Ammenda di 10.000 euro per Daniele De Rossi. Il giocatore romanista paga "per avere, al termine della gara, al rientro negli spogliatoi, criticato l'operato arbitrale rivolgendo al Direttore di gara espressioni irrispettose". Multa di 15.000 euro per il Cagliari, per l'esplosione di cinque petardi, "uno dei quali, ad alto potenziale deflagrante, al rientro delle squadre in campo dopo l'intervallo, esplodeva in prossimità del sottopassaggio che adduce agli spogliatoi, cagionando ad un calciatore della squadra avversaria (Pizarro, ndr) uno stordimento protrattosi per circa tre minuti, senza ulteriori conseguenze lesive". Multate per lancio di petardi anche le società Atalanta (8.000 euro), Bari e Juventus.