Torino, spunta uno scandalo scommesse. Giocatori aggrediti
Calcio
La squadra è in crisi, il ds Foschi si è dimesso, i calciatori sono oggetto di contestazioni e voci parlano di alcuni tesserati implicati nel giro di puntate illecite sulla gara col Crotone persa 2-1. Cairo smentisce GLI HIGHLIGHTS DELLA GARA INCRIMINATA
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Il fattaccio - La voce si è diffusa nella tarda serata e ha fatto il giro di tutte le redazioni: c'è un'inchiesta federale su Torino-Crotone, partita che con la sconfitta granata sancì la fine dell'avventura torinista di Stefano Colantuono: due a uno con due gol troppo buffi per essere veri. Sereni quel giorno, 28 novembre, non c'era, in porta gioca Calderoni, i gol di Petrilli e Bonvissuto sono due colpi da ko ai quali il presidente Cairo reagisce cacciando l'allenatore e scegliendo Mario Beretta come sostituto.
Al Toro quest'anno non ne va bene una, pensarono tutti, escludendo qualsiasi interpretazione malevola. Invece gli inquirenti si sarebbero mossi su una segnalazione precisa: tre giocatori del Torino, di buon nome, avrebbero scommesso sulla sconfitta della propria squadra. La vittoria del Crotone era quotata 8.50: puntavi 100 euro, ne vincevi 850. La peggiore delle accuse che, in verità, non ha ricevuto alcuna conferma ufficiale, anzi dalla Federcalcio per ora non confermano che un'indagine sia stata ufficialmente aperta. I rumors arrivano nella giornata peggiore per il Torino, dopo il pareggio subito all'ultimo minuto con il Mantova e qualche ora più tardi le dimissioni irrevocabili di Rino Foschi, il direttore sportivo chiamato a rifondare la squadra appena retrocessa dalla serie A. Il presidente Cairo per ora non commenta, aspetta.
L'aggressione - Una decina di calciatori del Torino sono stati aggrediti ieri sera all'uscita di un ristorante al termine di una cena con le rispettive famiglie. L'Associazione Italiana Calciatori manifesta "totale solidarietà e sostegno ai giocatori e condanna con fermezza il vergognoso episodio, ultimo di una lunga serie di violenze da parte di gruppi di pseudo tifosi che hanno, negli ultimi tempi, coinvolto anche i calciatori del Gela, del Brescia e del Palermo". L'Aic auspica l'intervento della Federazione e delle Leghe "che in queste occasioni, pur trattandosi di problemi di ordine pubblico, devono esprimere prese di posizione significative". Il ripetersi di tali deprecabili episodi costringerà l'Aic a dar corso ad adeguate azioni di protesta".
La smentita - "Sono chiacchiere fastidiose e infondate". Il presidente del Torino, Urbano Cairo, smentisce così le indiscrezioni di stampa su un'inchiesta che vedrebbe coinvolti alcuni giocatori granata in un giro di scommesse. "Ho parlato con il direttore generale della Federcalcio, Antonello Valentini, e mi ha detto che al momento non c'è alcuna inchiesta in corso", ha aggiunto il patron granata. "Non vorrei - sottolinea - che fossero voci messe in giro ad arte".
"Ho parlato con la squadra e i giocatori hanno escluso in modo categorico di aver fatto qualsiasi tipo di scommessa". Lo afferma il presidente del Torino, Urbano Cairo, che questa mattina ha tenuto a rapporto i granata per oltre due ore. "Si rischia - ha aggiunto - di scatenare una pericolosa caccia alle streghe". Il presidente Cairo, intervistato dai giornalisti, fa poi il nome di Di Michele, che nel 2007 ha scontato una squalifica di tre mesi per una vicenda di scommesse sportive. "Di Michele mi ha detto di avere sbagliato in passato e di avere pagato per quello sbaglio - riferisce Cairo - e mi ha detto che non ha mai più fatto una scommessa".
Poi la stoccata ad un ambiente particolarmente caldo negli ultimi mesi: "E' in atto - è l'accusa del presidente Cairo - un tentativo di destabilizzazione. Non ho idea di chi lo stia attuando, ma alla luce dell'aggressione di ieri sera, sta terrorizzando la squadra".
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Al Toro quest'anno non ne va bene una, pensarono tutti, escludendo qualsiasi interpretazione malevola. Invece gli inquirenti si sarebbero mossi su una segnalazione precisa: tre giocatori del Torino, di buon nome, avrebbero scommesso sulla sconfitta della propria squadra. La vittoria del Crotone era quotata 8.50: puntavi 100 euro, ne vincevi 850. La peggiore delle accuse che, in verità, non ha ricevuto alcuna conferma ufficiale, anzi dalla Federcalcio per ora non confermano che un'indagine sia stata ufficialmente aperta. I rumors arrivano nella giornata peggiore per il Torino, dopo il pareggio subito all'ultimo minuto con il Mantova e qualche ora più tardi le dimissioni irrevocabili di Rino Foschi, il direttore sportivo chiamato a rifondare la squadra appena retrocessa dalla serie A. Il presidente Cairo per ora non commenta, aspetta.
L'aggressione - Una decina di calciatori del Torino sono stati aggrediti ieri sera all'uscita di un ristorante al termine di una cena con le rispettive famiglie. L'Associazione Italiana Calciatori manifesta "totale solidarietà e sostegno ai giocatori e condanna con fermezza il vergognoso episodio, ultimo di una lunga serie di violenze da parte di gruppi di pseudo tifosi che hanno, negli ultimi tempi, coinvolto anche i calciatori del Gela, del Brescia e del Palermo". L'Aic auspica l'intervento della Federazione e delle Leghe "che in queste occasioni, pur trattandosi di problemi di ordine pubblico, devono esprimere prese di posizione significative". Il ripetersi di tali deprecabili episodi costringerà l'Aic a dar corso ad adeguate azioni di protesta".
La smentita - "Sono chiacchiere fastidiose e infondate". Il presidente del Torino, Urbano Cairo, smentisce così le indiscrezioni di stampa su un'inchiesta che vedrebbe coinvolti alcuni giocatori granata in un giro di scommesse. "Ho parlato con il direttore generale della Federcalcio, Antonello Valentini, e mi ha detto che al momento non c'è alcuna inchiesta in corso", ha aggiunto il patron granata. "Non vorrei - sottolinea - che fossero voci messe in giro ad arte".
"Ho parlato con la squadra e i giocatori hanno escluso in modo categorico di aver fatto qualsiasi tipo di scommessa". Lo afferma il presidente del Torino, Urbano Cairo, che questa mattina ha tenuto a rapporto i granata per oltre due ore. "Si rischia - ha aggiunto - di scatenare una pericolosa caccia alle streghe". Il presidente Cairo, intervistato dai giornalisti, fa poi il nome di Di Michele, che nel 2007 ha scontato una squalifica di tre mesi per una vicenda di scommesse sportive. "Di Michele mi ha detto di avere sbagliato in passato e di avere pagato per quello sbaglio - riferisce Cairo - e mi ha detto che non ha mai più fatto una scommessa".
Poi la stoccata ad un ambiente particolarmente caldo negli ultimi mesi: "E' in atto - è l'accusa del presidente Cairo - un tentativo di destabilizzazione. Non ho idea di chi lo stia attuando, ma alla luce dell'aggressione di ieri sera, sta terrorizzando la squadra".
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