Juve, Secco: voglio i fatti. Già in arrivo Hiddink?

Calcio
Guus Hiddink, ct della nazionale russa, è dato come prossimo successore di Ferrara
guus_hiddink_chelsea_juve

Poulsen ko: starà fuori 2 mesi. Il ds bianconero: "Non parlo dell'allenatore, è il momento di dimostrare ciò che valiamo". L'allenatore della Russia autorizzato a sommare l'incarico di ct con quello di tecnico dI un club. I GOL DELLA JUVE SU SKY.it

COMMENTA NEL FORUM DELLA JUVENTUS

GUARDA I GOL DELLA JUVE


Il ds bianconero - Non c'è Ciro Ferrara al tradizionale appuntamento di metà stagione tra allenatori, capitani e arbitri in corso a Roma. A rappresentare la Juventus sono il ds Alessio Secco e il centrocampista Claudio Marchisio legati alla consegna del silenzio sul difficile momento bianconero. "Ferrara? Nessun commento - si è limitato a dire Secco - questo non è il momento delle parole, ma quello dei fatti".

In arrivo Hiddink? - Intanto, l'Unione calcistica russa ha deciso di autorizzare l'allenatore olandese della nazionale, Guus Hiddink, a sommare l'attuale incarico con quello di tecnico di una squadra di club, spianando così la strada all'ipotesi di un suo sbarco alla Juventus. Lo riferisce il sito sports.life.ru citando una fonte non meglio precisata della stessa Unione. La decisione, non ancora definitiva, sarebbe stata presa su richiesta dello stesso Hiddink, ma sarebbero state poste alcune condizioni, tra cui la riduzione dello stipendio come ct della nazionale. Secondo il sito, il tecnico olandese dovrà accettare un ridimensionamento del suo onorario da 7 a 5 milioni di euro. Il club bianconero, sempre secondo lo stesso sito, gli offrirebbe circa 7 milioni di euro l'anno più eventuali premi. Hiddink ottenne un'analoga autorizzazione lo scorso anno per assumere le redini del Chelsea dell'oligarca russo Roman Abramovich.

Il parere di Lippi - Leonardo ha trovato la sua strada per il Milan, mentre a Ferrara per ritrovare quella della Juve serve recuperare qualche giocatore infortunato e la sicurezza perduta. Ne è convinto Marcello Lippi, ct della nazionale. "In questo momento - ha detto Lippi prima di partecipare all'incontro tra allenatori, capitani e arbitri - si vede che la Juve è condizionata. Patisce diversi infortuni, ma vive anche un momento psicologico di insicurezza. Si vede che commettono degli errori legati a questa situazione. Vediamo se anche Ferrara troverà presto per risultati più consoni alla Juve. Se è ora di cambiare? Non so cosa sia opportuno fare. Ferrara è amareggiato come tutti ma la società può uscire da questa situazione. La domenica vedo tutte le partite - ha aggiunto il ct della Nazionale - e nei giocatori bianconeri vedo del timore nel prendere l'iniziativa. Proprio per questo fanno degli errori che normalmente non fanno".  

L'ex presidente - Giovanni Cobolli Gigli si schiera dalla parte di Ciro Ferrara. L'ex presidente della Juventus ha suggerito "determinazione" alla dirigenza bianconera dicendosi tuttavia convinto delle capacità del tecnico. "I dirigenti devono prendere con calma le loro decisioni", ha detto Cobolli  all'agenzia radiofonica Grt all'indomani del 3-0 subito dalla Juve nel big match casalingo con il Milan, "ma sono convinto che Ferrara sia un ragazzo che ha tutte le possibilità di rimettere in moto la squadra. E' chiaro che adesso la situazione è complicata e che bisogna prendere in mano le cose con determinazione". Secondo Cobolli la Juventus, eliminata dalla Champions League nella fase a gironi e sempre più lontana dalla corsa allo scudetto, deve effettuare una verifica interna. "Che ci debba essere un processo critico da mettere in atto per rimettere a posto la situazione è fuori discussione", ha detto Cobolli, "però il primo che innesta il processo critico è Ferrara. Certo è che bisogna cercare di non esagerare perché poi arriva anche un po' di tensione nervosa: mi sembra infatti che ieri intorno allo stadio ci siano state un po' di manifestazioni, ho visto gli spalti in parte dati alle fiamme, insomma cose che non fanno parte di quello che è il normale tifo".

Poulsen ko -
Frattura del perone e due mesi di stop per Christian Poulsen. Il giocatore danese della Juventus, costretto ad uscire nel secondo tempo della sfida contro il Milan in seguito ad un trauma contusivo, questa mattina è stato sottoposto ad accertamenti clinici e strumentali che hanno evidenziato, oltre alla ferita lacero contusa già suturata ieri sera, la frattura composta del perone della gamba sinistra. L'arto è stato immobilizzato attraverso un tutore e sarà successivamente trattato con  chinesiterapia. Il centrocampista potrà riprendere il lavoro sul campo e la corsa tra circa trenta giorni. La Juventus intanto questa mattina è tornata ad allenarsi a Vinovo. I giocatori impegnati nella sfida contro il Milan hanno svolto un lavoro defatigante, mentre il resto del gruppo è stato impegnato in esercizi di tecnica e in una partitella a campo ridotto, cui ha preso parte anche Vincenzo Iaquinta. Camoranesi dopo il lavoro in  palestra è sceso in campo, proseguendo nel suo programma di recupero.