Juve: Ferrara trema, Hiddink dice no, Van Basten si candida

Calcio
Come un pugile. Ciro Ferrara non molla: "Sono pieno di cazzotti e di sangue ma dico all'avversario non mi fai male, tira più forte perché non mi stai facendo male"
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Contro il Napoli ultima chiamata per Ciro Ferrara. Nel frattempo la panchina bianconera balla tra due allenatori olandesi: il procuratore di Hiddink smentisce ogni contatto, l'ex milanista si offre alla Vecchia Signora. I GOL DELLA JUVE SU SKY.it

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Il procuratore di Guus Hiddink, Cees van Nieuwenhuizen, ha smentito qualsiasi contatto con la Juventus per l'ingaggio dell'allenatore olandese. "Non ci sono stati contatti tra Hiddink e la Juventus, quindi al 100% non sarà il prossimo allenatore della Juventus", ha detto l'agente del ct della Russia. "Noi non siamo mai stati in contatto con la Juve e la Juve non ha mai provato a contattarci. Sono tutte speculazioni dei media", ha insistito.
Van Nieuwenhuizen non ha voluto confermare se Hiddink abbia avuto il via libera della Federazione russa per accettare un altro incarico, ma ha sottolineato che in ogni caso non c'è alcun collegamento tra questo e l'ipotesi Juventus. "Hiddink al momento si trova in Olanda", ha concluso. Intanto, nelle ultime ore, una voce clamorosa: Marco Van Basten si sarebbe offerto alla dirigenza bianconera, candidandosi per la panchina della Juve.

Oggi pomeriggio il presidente Jean Claude Blanc, il vice direttore generale Roberto Bettega e il direttore sportivo Alessio Secco sono stati al centro sportivo di Vinovo, dove era in programma l'allenamento della Juventus in vista della partita di Coppa Italia di domani contro il Napoli.

"Conosco il pensiero della società, ma sono altrettanto grande da poter capire che il destino di ogni allenatore è legato ai risultati. Quindi se i risultati non ci sono, la società prenderà i provvedimenti che riterrà più giusti e più idonei per cambiare una tendenza negativa. Se questo dovesse passare per l'esonero dell'allenatore non la prenderei come una sconfitta. Assolutamente. La prenderei come una crescita": questa ha detto il tecnico della Juventus, nella conferenza stampa che precede la partita di Tim Cup con il Napoli e che è stata posticipata due volte (dalle 13 alle 14 e infine alle 15) per la presenza a Vinovo dei vertici del club bianconero in un momento di crisi acuito dalla sconfitta con il Milan.

"Penso sia giusto che la società, il presidente, Bettega siano costantemente a contatto con quella che è la situazione e con quella che è la squadra. E' chiaro - ha aggiunto - che nessuno di loro va in campo e che le situazioni tecnico-tattiche sono completamente diverse, ma mi sembra normale che vengano al campo. Un mio amico, uno dei pochi che ho ultimamente - sorride con una punta d'amarezza Ferrara - mi ha detto 'sei come Rocky'. Sono pieno di cazzotti e di sangue ma dico all'avversario 'non mi fai male, tira più forte perché non mi stai facendo male'. Non c'è nulla che mi possa buttare giù, mia madre tirava più forte..."