Ledesma resta alla Lazio. Moratti: ne riparleremo a giugno

Calcio
Christian Ledesma resterà alla Lazio
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I giudici del collegio arbitrale hanno dichiarato inammissibile la richiesta di risoluzione del contratto del centrocampista che resta così al club di Lotito. Il presidente nerazzurro chiude le porte a un suo arrivo: "Stiamo trattando un altro giocatore"

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Il lodo Ledesma è stato dichiarato «inammissibile». La Lazio, quindi ha vinto. I giudici del collegio arbitrale hanno giudicato inammissibile la richiesta di risoluzione del contratto del centrocampista biancoceleste. Così il legale del giocatore argentino della Lazio, Christian Ledesma, ha replicato ai cronisti che gli chiedevano un commento sull'esito del collegio arbitrale nella sede della Lega Calcio. Il legale e il giocatore, lasciando la sede milanese, non hanno aggiunto altro. Ledesma e il suo avvocato erano giunti in Via Rossellini intorno alle 11,15; circa un quarto d'ora prima, invece, era giunto il presidente della Lazio, Claudio Lotito, insieme ai legali della società biancoceleste.

Niente Ledesma, l'Inter cambia obiettivo dopo la sentenza del collegio arbitrale della Lega: «Per il centrocampo stiamo trattando un altro giocatore - ha annunciato il presidente Moratti - per Ledesma se ne riparlerà a giugno anche perché Lotito aveva già rifiutato un'offerta. Ora vediamo cosa succederà. Il nome nuovo? No, non lo dico.

Vincenzo  D'Ippolito, agente di Cristian Ledesma, commenta la decisione  del Collegio arbitrale della Lega che ha ritenuto inammissibile la richiesta di rescissione del contratto presentata dal centrocampista  argentino della Lazio. "E' una vergogna - ha detto l'agente del centrocampista in esclusiva a Calciomercato.it - la sentenza è sotto gli occhi di  tutti. Sono stati valutati dei reintegri fittizi ma, in realtà, il  giocatore non ha mai fatto parte della prima squadra. Inoltre non  state valutate delle documentazioni probanti a favore del giocatore". Ora si attende la contromossa dell'entourage dell'argentino: "Faremo  ricorso ma per ora c'è grande amarezza".