Il Mar Baltico dietro l'angolo, ecco la favola Ventspils

Calcio
Il Ventspils è allenato da Nunzio Zavettieri e la squadra primavera partecipa al Torneo di Viareggio
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L'italiano Nunzio Zavettieri allena la prima squadra ma l'occhio è rivolto ai suoi giovani che disputano il Torneo di Viareggio. "La Lettonia non è ancora pronta per il grande calcio ma crescerà, l'interista Crisetig il campione di domani"

di AUGUSTO DE BARTOLO

E' il Paese con la maggior percentuale di donne, tutte bellissime. Il calcio è il terzo sport nazionale dopo hockey e basket eppure con la palla tra i piedi, negli ultimi anni, hanno ottenuto risultati di tutto rispetto. Se dici Lettonia pensi al gelo di una terra che appare lontana. Per l’italiano Nunzio Zavettieri, invece, il Mar Baltico è proprio dietro l’angolo, Ventspils è un rifugio dove insegnare calcio dopo la lunga militanza nel settore giovanile dell’Inter. La sfida è partita, il compito, adesso, è quello di monitorare i "suoi" ragazzi alla prova del Torneo di Viareggio.

Il paragone col calcio dell’Europa Occidentale non regge: soldi, organizzazione e strutture non sono gli stessi e la crisi economica ha lasciato il segno anche nell’ex repubblica sovietica. "Da un punto di vista organizzativo il calcio lettone è abbastanza indietro – dice Zavettieri – Manca una gestione professionale come la intendiamo normalmente noi". Le abitudini quotidiane sono estremamente diverse: "L'alimentazione, ad esempio non è curata come richiede una pratica sportiva agonistica e la gestione dei ritiri è difficoltosa. Io ho cercato di portare un po' di metodo". Insomma uno squilibrio neppure troppo latente tra ciò che è necessario e ciò che è superfluo: "Andiamo in hotel a 5 stelle e poi al campo mancano le lavatrici per lavare le divise. Ognuno la porta a casa e ci pensa da sé".

Cose improponibili in un calcio iper-professionistico come quello italiano. Ma i ragazzi del Ventspils non hanno sfigurato anche se, nei due match disputati finora nella Coppa Carnevale, hanno perso in entrambe le occasioni: "Con la Roma abbiamo retto il confronto – spiega orgoglioso Zavettieri – anche perché abbiamo schierato 3 giocatori classe '93 e uno classe '94". Il materiale su cui lavorare c’è e qualcuno potrebbe davvero pensare di fare il colpaccio. Il talento del giovane Vishnjakovs potrebbe consentire al ragazzo di ripercorrere le orme di Maris Verpakovskis, il calciatore migliore della Lettonia, ma Zavettieri prima tesse le lodi e poi smorza gli entusiasmi: “I ragazzi hanno voglia, sono disponibili e disciplinati e rispettano le gerarchie – spiega ancora – Ma per fare il salto di qualità occorre rompere con le abitudini e la tradizione”.

Di certo il Ventspils non vincerà il torneo di Viareggio, ma mai come quest'anno la battaglia è aperta a diverse squadre: "Spero vinca l’Inter dati i miei trascorsi, ma è davvero difficile indovinare chi sarà campione". Non ha paura di esporsi Zavettieri e, senza fare torto a nessuno, rivela chi sarà il campione di domani: "Non perché sia stata una mia scoperta, ma soprattutto per le sue qualità dico Lorenzo Crisetig". Mou, a buon intenditor…

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