Scontri Udinese-Napoli, il Procuratore: "Fu una guerriglia"

Calcio
"Una vera e propria guerriglia", ecco come ha definito gli scontri dello scorso 7 febbraio il procuratore di Udine
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Il Procuratore della Repubblica di Udine a margine dell'udienza del processo per direttissima contro 2 dei 6 tifosi arrestati : una misura cautelare mi pareva il minimo per dare un segnale concreto a persone che commettono fatti di questo genere. IL VIDEO

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Per il Procuratore della Repubblica di Udine, Antonio Biancardi, gli scontri del 7 febbraio scorso prima della partita Udinese-Napoli furono "una vera e propria guerriglia" per cui "una misura cautelare - ha detto oggi - é il minimo". A margine dell'udienza del processo direttissimo contro due dei sei tifosi arrestati dalla Polizia con l'accusa di aver partecipato a quegli episodi, Biancardi ha ricordato di aver presentato ricorso al Tribunale del Riesame contro la decisione del Gip di rigettare la richiesta della Procura di applicare misure cautelari nei riguardi dei tifosi.

"Una misura cautelare - ha spiegato Biancardi - mi pareva il minimo per dare un segnale concreto a persone che vengono a commettere fatti di questo genere, una vera e propria guerriglia. Nessuno contesta la scarcerazione - ha sottolineato - ma almeno un obbligo doveva essere stabilito". Biancardi ha ricordato che nei riguardi di un altro tifoso del Napoli, Gennaro D'Alesio, accusato anche lui di aver partecipato agli scontro di Udine e arrestato in provincia di Caserta, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha applicato la misura dell'obbligo di firma quotidiana. La decisione del Tribunale del Riesame di Trieste e' prevista per i prossimi giorni.

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