Allegri con il sorriso: "Ora dobbiamo tornare a vincere"

Calcio
Massimiliano Allegri è sereno e vuole superare il periodo di crisi della sua squadra tornando a vincere
ITALY SOCCER SERIE A

Dopo il pareggio con la Samp, il tecnico livornese si prepara alle prossime partite: "Abbiamo il Milan e poi la Juve, ma dopo anche Palermo e Napoli, tutte sfide molto interessanti”. E sulla sua possibile panchina Nazionale: "Mi viene solo da sorridere"

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Quella quota 40 punti, indicata da Massimiliano Allegri all’inizio del campionato come traguardo stagionale, stava per diventare una sorta di maledizione. Il Cagliari, infatti, da quattro giornate era fermo a 39 punti ma, dopo tre sconfitte consecutive, è arrivato finalmente il punto conquistato a Genova con la Sampdoria a restituire il sorriso ad un ambiente che dopo aver sognato la Champions League si era trovato improvvisamente a fare i conti con una crisi senza precedenti (due soli punti in sei partite). “Sembrava quasi non dovesse mai arrivare - ha detto Allegri oggi alla ripresa degli allenamenti, nel centro sportivo di Assemini - mancava un punticino e non riuscivamo a farlo. Ma ora vogliamo tornare a vincere, il prima possibile”.

Una soddisfazione in più se si considera che il Cagliari a Genova ha pareggiato contro una squadra in corsa per la Champions, privo di ben otto elementi e con tre ragazzini della Primavera in campo: gli attaccanti Ragatzu, classe 1991 - partito addirittura titolare -, Gallon (1992), ed il centrocampista Verachi (1990), questi ultimi due entrati nel finale, entrambi all’esordio in serie A. Tre ragazzi che hanno convinto Allegri: “I giovani hanno dimostrato il loro valore - ha sottolineato - è sempre un piacere mandarli in campo, ma anche gli anziani hanno fatto molto bene con la Samp, con tanta personalità e carattere. Ora ci prepariamo per le prossime partite, abbiamo il Milan e poi la Juve, ma subito dopo anche Palermo e Napoli, tutte sfide molto interessanti”.

Allegri, intanto, continua a fare incetta di premi. Dopo la “Panchina d’oro” e “L’allenatore del Sogni”, ieri il quarantaduenne tecnico livornese ha vinto anche il premio “Manlio Scopigno”, come miglior allenatore della stagione 2009/10, nell’ambito del Torneo internazionale giovanile di Rieti, città natale dell’allenatore che guarda caso proprio con il Cagliari vinse lo storico scudetto del 1969/70. E dopo essere stato accostato alle panchine di alcuni grandi club di serie A, adesso il suo nome è finito tra i papabili per il dopo Lippi in Nazionale. Lui commenta con un sorriso: “E’ normale che in questo periodo dell’anno escano tante voci sul futuro di noi allenatori, ma a me viene solo da sorridere. Dopo un campionato così dispendioso ci sono rimaste poche energie ed è meglio sfruttarle per questo finale di stagione”.