Mourinho: ''Il campionato? Una lotta tra noi e tante cose''

Calcio
José Mourinho si dice felice nell'Inter ma non nel calcio italiano'' (foto AP)
Inter Milan coach Jose' Mourinho, of Portugal, smiles during a Champions League quarterfinal, first leg soccer match between Inter Milan and CSKA Moscow at the San Siro stadium in Milan, Italy, Wednesday, March 31, 2010. (AP Photo/Luca Bruno)

Il tecnico dell'Inter rompe il silenzio stampa rispondendo alle domande di una chat con gli abbonati di Inter Channel: "In questo momento non sono un uomo felice nel calcio italiano, ma sono felice nell'Inter". I GOL DELL'INTER SU SKY.it

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Il campionato "non è una lotta a tre: è una lotta di una squadra contro tante altre cose". José Mourinho aveva spiegato di non voler parlare di Serie A per non rischiare nuove squalifiche, ma durante una chat con gli abbonati di Inter Channel ha risposto senza dubbi alla domanda di Aurelio, curioso di sapere come il portoghese avvertisse la concorrenza di Roma e Milan nella corsa scudetto.

"In questo momento non sono un uomo felice nel calcio italiano, ma sono felice nell'Inter", aggiunge il portoghese, raccontando "il grande orgoglio di allenare l'Inter, di lavorare per una società che mi piace, con una cultura che mi piace, con i tifosi che hanno vissuto anni difficili e che solamente dopo hanno saputo per quale ragione hanno vissuto questi anni di grande difficoltò. Sarò sempre molto felice un giorno di poter dire che sono stato l'allenatore dell'Inter".

A maggior ragione se arriveranno nuovi successi. "Fino ad adesso è una stagione assolutamente fantastica, siamo primi in campionato, ai quarti di finale di Champions e siamo in semifinale di coppa Italia, però manca un mese e mezzo di competizioni: si può vincere tutto, qualcosa, o assolutamente niente", avverte Mourinho, rispondendo ai tifosi che prima di tutto pensano al traguardo europeo.

"Il prossimo obiettivo è la semifinale, il successivo sarà la finale. Però - osserva il tecnico - anche se non riusciamo, l'Inter ha già vinto qualcosa di importante in questa stagione: a livello europeo non è più quella squadra che non si comportava come doveva perché aveva quasi paura di giocare. Ora gioca, vince in casa e fuori, anche le partite decisive Ora l'Inter è una squadra adatta a giocare in Champions".

Decisivo, in questa evoluzione, è stato l'arrivo di Sneijder. Per Mourinho è "straordinario", e merita più tutela dai troppi falli: "Sir Alex Ferguson che chiede protezione per Rooney, il Real Madrid per Ronaldo, il Barcellona per Messi: noi dobbiamo piangere un po' e chiedere protezione per questo ragazzo perché subisce anche 15 falli a partita. Però - aggiunge - Wesley è di una cultura diversa, non gli piace il teatro, non è uno a cui piace piangere: vuole giocare, non cerca il cartellino per l'avversario".

Il futuro in Champions dell'Inter si decide martedì a Mosca, sul campo in sintetico dello stadio Luzhniki. "Con qualcuno dei miei giocatori scherzavo - racconta Mourinho - pensando a quando si giocava per strada da bambini: se si gioca per strada perché non si dovrebbe riuscire a giocare anche sul sintetico?".

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