Bestemmie, Campilongo protesta: "Sono devoto a Padre Pio"

Calcio
Sasà Campilongo, è alla prima stagione sulla panchina dell'Empoli (foto lp)
sasa_campilongo_lp

L'Empoli ha presentato ricorso contro la squalifica, per presunte bestemmie, del proprio tecnico che si difende: "Non è vero. Tra l'altro era la sera del Venerdì Santo e dalle 22 del giorno prima ero a digiuno in segno di rispetto". TUTTI GOL DELLA B

GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA SERIE B

COMMENTA NEI FORUM DELLA SERIE B


L'Empoli ha presentato ricorso contro la squalifica per una giornata decisa dal giudice sportivo a carico dell'allenatore azzurro Salvatore Campilongo e del direttore generale Pino Vitale. La squalifica è scattata per presunte frasi blasfeme, ossia bestemmie, pronunciate negli spogliatoi durante l'intervallo della sfida interna con il Lecce e durante il secondo tempo della gara. Le frasi sarebbero state sentite da un incaricato della procura federale.

Il tecnico Campilongo ha voluto far valere le proprie ragioni anche perché, come noto, è persona da sempre molto religiosa e devota a Padre Pio. "Io non ho assolutamente bestemmiato e posso dire a maggior dimostrazione che dopo il gol di Eder non ce ne era alcun motivo per farlo - ha detto l'allenatore - Tra l'altro era la sera del Venerdì Santo e dalle 22 del giorno prima ero a digiuno in segno di rispetto. Mi dispiace davvero quanto accaduto perché le accuse sono infondate e lo testimonia il pagamento di una multa, introdotta ad inizio stagione, per chi bestemmia all'interno della mia squadra sia in campo, sia in allenamento, sia negli spogliatoi". "Non è assolutamente vero quanto riferito - gli fa eco il ds Pino Vitale - non so cosa abbia sentito chi ha riferito queste cose".

Guarda anche
Il Lecce si ferma a Empoli, il Torino vede la A. Brescia ok
Calciatori bocciano norma anti-bestemmie e Petrucci sbotta