Marino scalda i tifosi: "Crediamoci, ma serve un'impresa"
Calcio
Il tecnico dei bianconeri prima del ritorno di Coppa Italia con la Roma: "Abbiamo il dovere di provarci, anche se incontriamo una squadra che non perde da 24 partite". E avvisa: "Non possiamo subire gol. Dobbiamo essere perfetti dietro". GUARDA I GOL
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Un'impresa impossibile per salvare una stagione. Un 2-0 da ribaltare grazie all'aiuto del pubblico. E un sogno da inseguire, l'Europa, quando si allungavano i fantasmi della serie B. Pierpaolo Marino prova a crederci: la Roma di domani non mollerà facilmente, ma la speranza è l'ultima a morire. "Ci dobbiamo credere, se no sarebbe inutile voler cercare di mettere in campo chi sta meglio. Sappiamo che non è facile. Loro vengono da 24 risultati utili in campionato". L'attenzione dovrà essere innanzitutto alla fase difensiva: "Non possiamo prendere gol, sennò finirebbe tutto. Nelle ultime partite abbiamo subito solo una rete, per pura sfortuna. Ma la difesa va protetta anche con il lavoro degli attaccanti".
Un vantaggio l'Udinese ce l'ha: "Dovremo giocare con la mente libera, attaccando con criterio, senza sbagliare l'approccio. Anche se non sarà facile: hanno un organico tale per cui anche le alternative sono importanti". Il tecnico prosegue nell'analisi: "La nostra è una stagione strana, in certe uscite siamo stati impalpabili, in altre, come contro la Juventus, esuberanti. Ora abbiamo la possibilità di giocarci l'accesso all’Europa in una partita secca. Riuscire nell’impresa di eliminare la Roma cambierebbe volto alla nostra stagione e arrivare in finale sarebbe un risultato straordinario". L'Europa sullo sfondo, ma per raggiungerla, per raggiungere la finale di Coppa Italia (giocata solo nel 1922 e persa con il Vado), servirà "la partita perfetta". Poi l'appello ai tifosi: "Abbiamo bisogno della loro spinta. Solo con l'aiuto e l'appoggio della nostra gente possiamo riuscire a vincere".
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Un'impresa impossibile per salvare una stagione. Un 2-0 da ribaltare grazie all'aiuto del pubblico. E un sogno da inseguire, l'Europa, quando si allungavano i fantasmi della serie B. Pierpaolo Marino prova a crederci: la Roma di domani non mollerà facilmente, ma la speranza è l'ultima a morire. "Ci dobbiamo credere, se no sarebbe inutile voler cercare di mettere in campo chi sta meglio. Sappiamo che non è facile. Loro vengono da 24 risultati utili in campionato". L'attenzione dovrà essere innanzitutto alla fase difensiva: "Non possiamo prendere gol, sennò finirebbe tutto. Nelle ultime partite abbiamo subito solo una rete, per pura sfortuna. Ma la difesa va protetta anche con il lavoro degli attaccanti".
Un vantaggio l'Udinese ce l'ha: "Dovremo giocare con la mente libera, attaccando con criterio, senza sbagliare l'approccio. Anche se non sarà facile: hanno un organico tale per cui anche le alternative sono importanti". Il tecnico prosegue nell'analisi: "La nostra è una stagione strana, in certe uscite siamo stati impalpabili, in altre, come contro la Juventus, esuberanti. Ora abbiamo la possibilità di giocarci l'accesso all’Europa in una partita secca. Riuscire nell’impresa di eliminare la Roma cambierebbe volto alla nostra stagione e arrivare in finale sarebbe un risultato straordinario". L'Europa sullo sfondo, ma per raggiungerla, per raggiungere la finale di Coppa Italia (giocata solo nel 1922 e persa con il Vado), servirà "la partita perfetta". Poi l'appello ai tifosi: "Abbiamo bisogno della loro spinta. Solo con l'aiuto e l'appoggio della nostra gente possiamo riuscire a vincere".
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