
Il Boca Juniors ha origini lucane secondo una ricerca
Che il club di Buenos Aires avesse origini italiane era cosa nota, ma ora un gruppo di ricercatori corregge il tiro: i fondatori, Juan e Teodoro Farenga, sono figli di un emigrato nato in provincia di Potenza
Che il Boca Juniors - squadra di Buenos Aires famosa per i suoi successi calcistici, ma soprattutto per il suo giocatore più famoso, Diego Armando Maradona - avesse radici italiane, è cosa nota: la tradizione vuole che a costituire la società fossero stati alcuni genovesi all'inizio del Novecento (il nome del club deriva proprio da Boccadasse, sobborgo del capoluogo ligure). Ma in realtà due dei fondatori, Juan e Teodoro Farenga, sono figli di un emigrato lucano, Francesco Paolo, nato a Muro Lucano (Potenza), nel 1847. E' quanto emerso dalle ricerche effettuate in Argentina dalla Commissione regionale Lucani all'estero.
I nomi di Juan e Teodoro sono indicati nella storia del Boca Juniors, pubblicata sul sito web ufficiale del club: erano due degli otto figli di Francesco Paolo, emigrato a Buenos Aires a 20 anni, nel 1867. Ai due lucani, il primo aprile 1905 si unirono Santiago Sana, Alfredo Scarpatti, Esteban Baglietto (quest'ultimo divenne poi il primo presidente del Boca), e proprio a casa di Juan e Teodoro si riunì per la prima volta il comitato direttivo fondatore, il 3 aprile 1905. Dopo 105 anni, il 2 maggio prossimo a Buenos Aires, sarà uno dei nipoti dei due Farenga, Juan Antonio, a ricevere un premio dalla Commissione regionale per i lucani all'estero.
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I nomi di Juan e Teodoro sono indicati nella storia del Boca Juniors, pubblicata sul sito web ufficiale del club: erano due degli otto figli di Francesco Paolo, emigrato a Buenos Aires a 20 anni, nel 1867. Ai due lucani, il primo aprile 1905 si unirono Santiago Sana, Alfredo Scarpatti, Esteban Baglietto (quest'ultimo divenne poi il primo presidente del Boca), e proprio a casa di Juan e Teodoro si riunì per la prima volta il comitato direttivo fondatore, il 3 aprile 1905. Dopo 105 anni, il 2 maggio prossimo a Buenos Aires, sarà uno dei nipoti dei due Farenga, Juan Antonio, a ricevere un premio dalla Commissione regionale per i lucani all'estero.
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