Reja: ''Zarate? Lo aspetto, se non giocava non lo meritava''

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L'allenatore della Lazio: ''Lui deve giocare per la squadra, cosa gli è passato per la testa non lo so, ma se non ha giocato è perche non meritava di giocare. A me non interessa quanto un giocatore sia costato e se ha un contratto di cinque anni''

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"Che voto dò alla Lazio? Quando sono arrivato un 5.5, poi con il passare del tempo i ragazzi hanno acquistato sicurezza, c'è stata una crescita costante, abbiamo giocato un buon calcio e posso ritenermi particolarmente soddisfatto". L'allenatore della Lazio Edy Reja intervenuto a Radio Radio fa il bilancio della stagione biancoceleste che si è appena conclusa con il raggiungimento della salvezza. "Mi dispiace che il campionato sia finito perché con altre 10 partite si sarebbe visto il vero valore della Lazio - continua Reja -. Ho incontrato Lotito? Sì, ci siamo visti ieri per un paio d'ore e abbiamo gettato le basi, ma ci rivedremo ancora. Io spero che si possa trovare collocamento adeguato ai giocatori in esubero, altrimenti non si può lavorare, non è gratificante neppure per quei giocatori che non possono sperare di scendere in campo neppure per un solo minuto".

Si parla di ambizione future: "La Lazio deve cercare di raggiungere obiettivi importanti, ma bisogna anche tenere in considerazione quale e' l'organico attuale. Per essere competitivi ai vertici bisogna avere ampie disponibilità economiche. La rosa che ho a disposizione è valida e ha bisogno di qualche giocatore di qualità ma non bisogna comprare solo per comprare, altrimenti mi tengo quelli che ho. Anche se mi dovesse rimanere questo organico sono sicuro di poter lottare per le prime 5-7 piazze. Bisogna anche rinforzare il settore giovanile perché oggi anche le grandi cercano giovani di affidamento. La chiusura del mercato è il 30 di agosto e sarebbe un sogno che il tutto si risolva prima della partenza del ritiro, ma almeno un 50% sì, già sarebbe partire con il piede giusto".

La Lazio riparte sicuramente dalle potenzialità di Mauro Zarate: "Mi aspetto molto di più da lui - spiega Reja - gli sono stato vicino, lui ha capito le mie filosofie tattiche, ma non ha reso per quello che mi aspettavo e questo dipende da lui. Ero prevenuto? No, avevo visto le gare precedenti al mio arrivo, c'era qualcosa che non funzionava sul piano tattico e ho dovuto fare delle scelte. Avevo una squadra che prendeva pochi gol e non ne faceva e i giocatori che vedono più la porta sono Rocchi e Floccari. Lui deve giocare per la squadra, cosa gli è passato per la testa non lo so, ma se non ha giocato è perche non meritava di giocare. A me non interessa quanto un giocatore sia costato e se ha un contratto di cinque anni. Io dialogo con tutti e lo faccio anche con lui. Capisco che la gente vorrebbe vederlo giocare come lo ricorda e lo aspetto anch'io. Anche Lavezzi al Napoli il primo anno per via dell'entusiasmo ha fatto molto bene, poi nel secondo meno. Si tratta di giovani che non hanno raggiunto la massima maturità, possono andare in difficoltà e devono trovare una dimensione reale: Serve anche questo tipo di esperienza per farli fortificare".

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