De Laurentiis: "In sei partite può succedere di tutto"
CalcioIl presidente del Napoli la parola "Scudetto" non vuole pronunciarla: "Può capitare di tutto a qualunque squadra è la bellezza di questo campionato divertente, avvincente e noi continueremo a utilizzare la nostra filosofia match per match". IL VIDEO
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La parola 'scudetto' continua a non pronunciarla ma Aurelio De Laurentiis, all'arrivo in via Rosellini per l'assemblea straordinaria della Lega di serie A, invita il suo Napoli a crederci. "Sei partite sono tantissime e può capitare di tutto a qualunque squadra - le parole del presidente dei partenopei - è la bellezza di questo campionato divertente, avvincente, e noi continueremo a utilizzare la nostra filosofia del guardare e concentrarci partita per partita". De Laurentiis, tornando sulla sua teoria delle 'tre Genoveffe', ha ribadito che le sue dichiarazioni erano "relative a una mentalità". E ha spiegato: "Sui giornali si parla solo di Milan, Juventus e Inter. E' un problema di provincialismo tutto italiano, di non voler capire che la ricchezza dell'Italia sta nella sua regionalità e il discorso va affrontato con un concetto di equità e non 'leghista'".
Sul fronte mercato, il presidente del Napoli ribadisce una volta di più l'incedibilità di Cavani. "Se me lo chiedono? E' nel diritto di chi è alla guida di una società di calcio fare delle richieste, anch'io le faccio ma molto spesso mi dicono di no", ha commentato, "perché dovrei vendere Cavani? Non è un problema di cifre, i club non sono lì per fare solo mercato ma sono società per azioni con finalità di lucro e ognuno gestisce la sua società secondo queste finalità. Se uno si dovesse trovare con un bilancio in rosso potrebbe allora pensare di cedere un calciatore ma noi, visto che abbiamo un'amministrazione attenta e da cinque anni chiudiamo il bilancio in utile, non abbiamo questo problema".
A Napoli intanto c'è chi, alla faccia della scaramanzia, comincia a sussurrarla la parola 'scudetto'. "A Napoli c'è una grande coscienza calcistica - ha concluso De Laurentiis – il calcio è una filosofia, uno stile di vita ma la gente risponde solo quando c'è un progetto serio e proiettato nel futuro".
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La parola 'scudetto' continua a non pronunciarla ma Aurelio De Laurentiis, all'arrivo in via Rosellini per l'assemblea straordinaria della Lega di serie A, invita il suo Napoli a crederci. "Sei partite sono tantissime e può capitare di tutto a qualunque squadra - le parole del presidente dei partenopei - è la bellezza di questo campionato divertente, avvincente, e noi continueremo a utilizzare la nostra filosofia del guardare e concentrarci partita per partita". De Laurentiis, tornando sulla sua teoria delle 'tre Genoveffe', ha ribadito che le sue dichiarazioni erano "relative a una mentalità". E ha spiegato: "Sui giornali si parla solo di Milan, Juventus e Inter. E' un problema di provincialismo tutto italiano, di non voler capire che la ricchezza dell'Italia sta nella sua regionalità e il discorso va affrontato con un concetto di equità e non 'leghista'".
Sul fronte mercato, il presidente del Napoli ribadisce una volta di più l'incedibilità di Cavani. "Se me lo chiedono? E' nel diritto di chi è alla guida di una società di calcio fare delle richieste, anch'io le faccio ma molto spesso mi dicono di no", ha commentato, "perché dovrei vendere Cavani? Non è un problema di cifre, i club non sono lì per fare solo mercato ma sono società per azioni con finalità di lucro e ognuno gestisce la sua società secondo queste finalità. Se uno si dovesse trovare con un bilancio in rosso potrebbe allora pensare di cedere un calciatore ma noi, visto che abbiamo un'amministrazione attenta e da cinque anni chiudiamo il bilancio in utile, non abbiamo questo problema".
A Napoli intanto c'è chi, alla faccia della scaramanzia, comincia a sussurrarla la parola 'scudetto'. "A Napoli c'è una grande coscienza calcistica - ha concluso De Laurentiis – il calcio è una filosofia, uno stile di vita ma la gente risponde solo quando c'è un progetto serio e proiettato nel futuro".
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