Scandalo scommesse a Napoli, Lepore: "Non è Calciopoli 2"

Calcio
Due nuove inchiesta sul calcioscommesse sarebbero state aperte dalla Procura della Repubblica di Napoli
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Le dichiarazioni del procuratore del capoluogo campano sui due nuovi filoni d'indagine. Uno riguarda un giro di scommesse illecite sul quale investiga la Direzione distrettuale antimafia, l’altro episodi di frode sportiva. VIDEO

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"Non ho mai usato l'espressione Calciopoli 2": lo precisa il procuratore di Napoli, Giovandomenico Lepore, commentando alcune notizie di stampa relative alle inchieste napoletane sul calcio scommesse. "Le vicende che stiamo seguendo - ha spiegato Lepore all'ANSA - sono molto diverse da quelle emerse nel corso dell'inchiesta nota come Calciopoli. Non sono coinvolti arbitri, per esempio, e anche i nomi dei calciatori che potrebbero avere avuto un ruolo negli illeciti non sono ancora certi". Il procuratore si riferisce all'inchiesta dei pm Pierpaolo Filippelli e Claudio Siragusa sul giro di scommesse clandestine che portò lo scorso ottobre all'arresto dell'attaccante Cristian Biancone, che ha giocato nel Sorrento e nell'Avellino, e all'iscrizione nel registro degli indagati del portiere Vitangelo Spadavecchia, ex Sorrento e Andria. E' a uno stadio ancora iniziale, ha spiegato invece Lepore, l'indagine per frode sportiva avviata dal pool di pm che si occupano di reati da stadio. "La nostra indagine - ha infine sottolineato il procuratore - riguarda in particolare l'attività di agenzie di scommesse, a livello nazionale e internazionale".

Sono due le inchieste a cui lavorano pool diversi di magistrati della procura di Napoli sul calcio "malato". Una è per un giro di scommesse illecite sul quale indaga la Direzione distrettuale antimafia di Napoli, l'altra è per frode sportiva. Quest'ultimo fascicolo è seguito dal procuratore aggiunto Gianni Melillo. I magistrati partenopei si occupano da oltre un anno di "reati da stadio" ma da alcuni mesi i risvolti investigativi hanno dato linfa alla nuova indagine su alcune partite truccate. A quanto si è appreso, inoltre i pm partenopei, hanno avuto già contatti telefonici con i colleghi della procura di Cremona, titolari dell'inchiesta sull'ultimo scandalo del "calcioscomesse" che in queste ore sta facendo tremare squadre di serie A, B e Lega pro - la ex serie C.

I magistrati di Napoli sono pronti a richiedere atti e non si esclude a breve incontro per poter delineare le nuove strategie di inchiesta. L'attenzione è concentrata su alcuni soggetti che sono stati già destinatari delle perquisizioni svolte a Napoli nell'ambito appunto dell'inchiesta cremonese. Vale a dire che alcuni degli indagati dell'inchiesta "Calcioscomesse" potrebbero risultare indagati anche a Napoli per frode sportiva. In mano ai magistrati centinaia di intercettazioni telefoniche sospette per alcune partite sui cui sono in corso approfondimenti, con risultati ribaltati tra il primo e il secondo tempo, come Napoli-Parma del 10 aprile dell'anno scorso. C'è poi l'inchiesta sugli investimenti del clan D'Alessandro, attivo a Castellamamre di Stabia, sui centri Intralot intestati a prestanome della camorra.