Playoff di prima divisione: Juve Stabia e Verona in B

Calcio
"Re Giorgio" Corona, 37 anni (nella foto Getty con la maglia del Catania) non si dimentica come fare gol. Sua la rete del 2-0 che ha tagliato le gambe all'Atletico Roma
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La formazione campana ha sconfitto 2-0 l'Atletico Roma nella finale di ritorno dei playoff di LegaPro girone B dopo lo 0-0 dell'andata. Sconfitta indolore, invece, per 1-0 dell'Hellas contro la Salernitana battuta nel primo match 2-0 al Bentegodi

Si è definito il quadro delle squadre che prenderanno parte al prossimo campionato di serie B. Dopo Nocerina e Gubbio, dalla prima divisione salgono in cadetteria Verona e Juve Stabia. L'Hellas torna ad assaporare il calcio che conta quattro anni dopo la caduta in Lega Pro, mentre i campani giocheranno in B 60 anni dopo l'ultima volta.

Qui Juve Stabia
- La squadra di Castellammare di Stabia ha battuto 2-0 l'Atletico Roma nella finale di ritorno dei playoff di Lega Pro, grazie alle reti di Molinaro (46') e Corona (43' st). L'andata si era chiusa 0-0.

Durante la partita un tifoso di 39 anni dalla tribuna dell'Atletico ha lanciato una bottiglietta di plastica, colpendo all'occhio un calciatore della Juve Stabia; l'uomo è stato denunciato per lancio di oggetti e lesioni personali. A suo carico il Questore di Roma Francesco Tagliente ha adottato il Daspo per la durata di anni 5. Inoltre durante la gara, due tifosi campani di 27 anni, hanno scavalcato la recinzione interna per fare invasione di campo. Sono stati denunciati e sottoposti a Daspo per la durata di 2 anni. "I momenti di tensione registrati antecedentemente e durante la gara - informa una nota della Questura - sono stati gestiti con equilibrio e fermezza dalle forze dell'ordine impegnate nei servizi".

La Juve Stabia torna in serie B dopo 60 anni: la stagione '50-'51 tra l'altro fu l'unica in cui disputò il campionato cadetto. Per i campani allenati da Piero Braglia si tratta della seconda promozione di fila e nella griglia dei playoff la squadra è partita dal quinto posto superando prima il Benevento, secondo in classifica e poi l'Atletico Roma terzo.

Qui Verona - Dallo scudetto con Osvaldo Bagnoli nel 1985 al baratro sfiorato della C2, nel 2008. E' un percorso da montagne russe quello dell'Hellas Verona, che dopo 4 anni di purgatorio nella Prima divisione, rivede la 'luce' della serie B, conquistata nel playoff vincente con la Salernitana. Indolore la sconfitta per 1-0 nel ritorno odierno dopo la vittoria per 2-0 in casa nell'andata. La discesa nel sottoscala del calcio italiano era iniziata per i gialloblù nel giugno 2007: il Verona pareggia in casa contro lo Spezia per 0-0 e torna in serie C, categoria che non conosceva dalla stagione 1942-43. Come a dire, un'altra epoca, un altro calcio. Come quello che giocava lo stesso Verona nell'anno 1984-85 quando, 22 anni prima, in un pomeriggio di maggio a Bergamo l'Hellas guidato da Bagnoli vinceva il suo storico tricolore.

Ora la squadra scaligera torna ad assaporare un'altra gioia. Magari non grande come la conquista di un tricolore, ma ugualmente importante. Le quattro annate nella Lega Pro per l'Hellas sono state tribolate, a dir poco travagliate. Basta ricordare che al primo anno il Verona si salvò dalla caduta in C2 grazie ad una rete a tempo quasi scaduto sul campo della Pro Patria. Poi ancora delusioni, come la sconfitta interna contro il Portosummaga l'anno scorso, e quella ai playoff contro il Pescara. Mentre i cugini del Chievo, il club di un quartiere cittadino, facevano morire d'invidia i tifosi dell'Hellas continuando a far bella figura in serie A. Oggi termina così per il Verona un 'incubo' sportivo. Merito di tutti, ma soprattutto del tecnico Andrea Mandorlini, allenatore in cerca di rivincite, passato in un sol colpo dalla Champions League alla serie C. Chiamato al capezzale dell'Hellas dopo la falsa partenza ad opera di Giannini, Mandorlini ha dato fiducia e senso tattico ad un gruppo spaesato. Una squadra cambiata in corsa, autrice di un girone di ritorno esaltante. E adesso il Verona torna a sognare, magari di nuovo il derby con il Chievo, tra un altro anno in serie A.

Un addetto ai cartelloni pubblicitari dello stadio Arechi di Salerno è rimasto stordito dallo scoppio di un petardo lanciato dalla curva B, che ospitava la tifoseria granata, durante l'incontro di play off Salernitana-Verona. L'uomo e' stato portato in ospedale dove è stato dimesso poco dopo con una prognosi di pochi giorni.