Scommesse, intesa Maroni-Interpol: un giro da 2,5 miliardi
CalcioIl ministro dell'Interno ha firmato con il segretario dell'Interpol, Ronald K. Noble, un memorandum d'intesa che si pone come obiettivo combattere la corruzione e l'illegalità. Ma preoccupano anche le giocate legali. GUARDA LE FOTO
FOTO: L'ALBUM - Le lacrime di Signori
VIDEO: I 18 match sospetti - Orgoglio atalantino: tifosi in piazza
APPROFONDIMENTI: Signori si nasconde: ma sono ottimista... - Mockridge: il calcio non tradisca la fiducia dei tifosi - Maroni: task force anti scommesse - I numeri dell'inchiesta "Last Bet"
NEWS: Parlato e Quadrini - Signori nega tutto - Paoloni - La sentenza della Disciplinare - Tutto sullo scandalo scommesse
Il giro di scommesse clandestine in Italia ammonta ormai a 2,5 miliardi di euro. L'allarme arriva dal ministro dell'Interno Roberto Maroni che ha firmato con il segretario dell'Interpol, Ronald K. Noble, un memorandum d'intesa che si pone come obiettivo combattere la corruzione e l'illegalità che gira attorno al mondo dello sport.
Ma non sono soltanto le scommesse clandestine a preoccupare le forze di polizia: perché tra quelle legali, che muovono almeno il doppio del denaro, ce ne sono un numero enorme che riguardano gare truccate. "C'è un sistema sempre più raffinato nella copertura legale di comportamenti illegali - afferma il ministro - ed è quello che dobbiamo combattere". Conferma il capo della Polizia, Antonio Manganelli: "Abbiamo accertato che dietro queste 'anomalie' ci sono fenomeni corruttivi con cifre da capogiro, parliamo di miliardi di euro".
Quello delle scommesse clandestine è comunque un problema che riguarda tutto il mondo. Il giro illegale, spiega il segretario generale dell'Interpol Roland K. Noble, è di 90 miliardi di euro all'anno. E le operazioni di polizia hanno scalfito solo in minima parte questo giro: 680 milioni di dollari sono stati confiscati nel 2007, 16,8 nel 2008, 9,9 nel 2010. Per cercare di potenziare il contrasto alla corruzione nelle competizioni sportive, l'Italia ha aderito al protocollo d'intesa siglato da Fifa e Interpol a maggio dello scorso anno: è il primo paese a farlo e la durata dell'accordo è di dieci anni.
L'obiettivo è chiaro: "Realizzare - dice Maroni - programmi formativi e piani di studio comuni per giocatori, funzionari, arbitri e operatori di polizia. La formazione ha un ruolo fondamentale soprattutto se si pensa all'impatto che lo sport, in particolare il calcio, ha sui giovani: lo sport deve trasmettere loro valori positivi, non quelli negativi legati a trucchi, a combine, a gare vinte non dal più forte ma da chi usa mezzi truffaldini".
Un concetto che lo stesso Noble ha ribadito. "Maroni è preoccupato per l'impatto che la corruzione nel mondo del calcio può avere sul futuro dei nostri giovani. E noi, attraverso questo protocollo che renderà possibile restituire la bellezza al calcio, possiamo aiutarli a capire che le azioni illegali hanno delle conseguenze". Il problema è però più complesso di quanto sembra, perché non sempre si trucca l'intera gara e spesso le scommesse su eventi alterati vengono fatte sul circuito legale.
Maroni fa alcuni esempi: "On line si scommette su partite di seconda, terza e quarta divisione, in tutto il mondo. Ci sono scommesse particolari su quale delle due squadre batterà per prima un calcio d'angolo, o sul singolo marcatore o, ancora, su cosa accadrà nei minuti successivi". Ecco dunque la necessità di una "assoluta formazione specialistica "per chi è chiamato a confrontarsi con il fenomeno: non solo gli operatori di polizia ma anche giocatori, dirigenti e arbitri".
VIDEO: I 18 match sospetti - Orgoglio atalantino: tifosi in piazza
APPROFONDIMENTI: Signori si nasconde: ma sono ottimista... - Mockridge: il calcio non tradisca la fiducia dei tifosi - Maroni: task force anti scommesse - I numeri dell'inchiesta "Last Bet"
NEWS: Parlato e Quadrini - Signori nega tutto - Paoloni - La sentenza della Disciplinare - Tutto sullo scandalo scommesse
Il giro di scommesse clandestine in Italia ammonta ormai a 2,5 miliardi di euro. L'allarme arriva dal ministro dell'Interno Roberto Maroni che ha firmato con il segretario dell'Interpol, Ronald K. Noble, un memorandum d'intesa che si pone come obiettivo combattere la corruzione e l'illegalità che gira attorno al mondo dello sport.
Ma non sono soltanto le scommesse clandestine a preoccupare le forze di polizia: perché tra quelle legali, che muovono almeno il doppio del denaro, ce ne sono un numero enorme che riguardano gare truccate. "C'è un sistema sempre più raffinato nella copertura legale di comportamenti illegali - afferma il ministro - ed è quello che dobbiamo combattere". Conferma il capo della Polizia, Antonio Manganelli: "Abbiamo accertato che dietro queste 'anomalie' ci sono fenomeni corruttivi con cifre da capogiro, parliamo di miliardi di euro".
Quello delle scommesse clandestine è comunque un problema che riguarda tutto il mondo. Il giro illegale, spiega il segretario generale dell'Interpol Roland K. Noble, è di 90 miliardi di euro all'anno. E le operazioni di polizia hanno scalfito solo in minima parte questo giro: 680 milioni di dollari sono stati confiscati nel 2007, 16,8 nel 2008, 9,9 nel 2010. Per cercare di potenziare il contrasto alla corruzione nelle competizioni sportive, l'Italia ha aderito al protocollo d'intesa siglato da Fifa e Interpol a maggio dello scorso anno: è il primo paese a farlo e la durata dell'accordo è di dieci anni.
L'obiettivo è chiaro: "Realizzare - dice Maroni - programmi formativi e piani di studio comuni per giocatori, funzionari, arbitri e operatori di polizia. La formazione ha un ruolo fondamentale soprattutto se si pensa all'impatto che lo sport, in particolare il calcio, ha sui giovani: lo sport deve trasmettere loro valori positivi, non quelli negativi legati a trucchi, a combine, a gare vinte non dal più forte ma da chi usa mezzi truffaldini".
Un concetto che lo stesso Noble ha ribadito. "Maroni è preoccupato per l'impatto che la corruzione nel mondo del calcio può avere sul futuro dei nostri giovani. E noi, attraverso questo protocollo che renderà possibile restituire la bellezza al calcio, possiamo aiutarli a capire che le azioni illegali hanno delle conseguenze". Il problema è però più complesso di quanto sembra, perché non sempre si trucca l'intera gara e spesso le scommesse su eventi alterati vengono fatte sul circuito legale.
Maroni fa alcuni esempi: "On line si scommette su partite di seconda, terza e quarta divisione, in tutto il mondo. Ci sono scommesse particolari su quale delle due squadre batterà per prima un calcio d'angolo, o sul singolo marcatore o, ancora, su cosa accadrà nei minuti successivi". Ecco dunque la necessità di una "assoluta formazione specialistica "per chi è chiamato a confrontarsi con il fenomeno: non solo gli operatori di polizia ma anche giocatori, dirigenti e arbitri".