08 gennaio 2012
Arrestato per sequestro di persona l'ex portiere del Messico
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Omar Ortiz Uribe, 35 anni, detto "Il gatto" per il suo sguardo, rischia una condanna fino a mezzo secolo di carcere. La polizia è sicura che il portiere del Monterrey, club della serie A messicana, faccia parte di una cellula del Cartello del Golfo
La sua squalifica per doping, rimediata due anni fa, sarebbe finita in aprile. Ma invece di tornare a calcare i campi della serie A messicana e riprendere una carriera impreziosita anche da una presenza in nazionale, Omar Ortiz Uribe, 35 anni, detto "Il gatto" per il suo sguardo, rischia una condanna fino a mezzo secolo di carcere. Sparito dalla circolazione da un paio di giorni, i media locali già scrivevano di un suo possibile rapimento. E invece, a portarlo via da casa, in esecuzione di un mandato di cattura, era stata la polizia, sicura che il portiere del Monterrey, club di serie A, faccia parte di una cellula del Cartello del Golfo, storica organizzazione del narcotraffico che tra le sue attività collaterali (e redditizie) comprende anche i sequestri di persona.
Ben introdotto nel jet set, Ortiz, una evidente passione per tatuaggi e orecchini, dava "dritte" alla banda sui possibili bersagli: agli inquirenti che lo mettevano alle strette, avrebbe confessato di averlo fatto sì, ma solo in due occasioni, e in cambio di una somma di poco conto, 100mila pesos, meno di 6mila euro.