Non è una gara per bomber. Udinese-Inter, pararigori contro

Calcio
Julio Cesar para il suo terzo rigore stagionale, a Ljajic
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Ultima chiamata per tornare in corsa per il terzo posto: ma tra Di Natale e Milito, 40 gol in due, sbucano Handanovic e Julio Cesar. Quasi insuperabili dal dischetto, come hanno dimostrato all'andata e, domenica, contro Chievo e Fiorentina

di Vanni Spinella

In tempi di crisi, un buon portiere vale più di un bomber. E se risparmiare, nel calcio giocato, si traduce in “non subire”, allora anche uno 0-0 può valere oro se l’alternativa era perdere.
Ad apprezzare il bicchiere mezzo pieno sono soprattutto Inter e Udinese che, dopo l’ultimo turno di campionato, hanno tirato un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo e ringraziato i loro portieri per aver neutralizzato i rigori di Ljajic e Thereau. Rigori che potevano significare sconfitte, rispettivamente contro Fiorentina e Chievo.

Reduci da due 0-0, ma con la consapevolezza che sia andata bene così, Stramaccioni e Guidolin si giocano le residue speranze di acciuffare il terzo posto; uno scontro, quello tra Inter e Udinese, che però non è più sfida tra bomber, specie alla luce di quanto si è visto domenica. "Principe" non pervenuto, Totò irriconoscibile, con un errore all'ultimo minuto non da lui. Quella che normalmente verrebbe presentata come la partita di Milito contro Di Natale (entrambi a quota 20 in classifica marcatori, entrambi a secco all'ultima giornata), dunque, si trasforma in duello a distanza tra portieri para-rigori, che già all'andata diedero prova della loro capacità di ipnotizzare gli avversari sul dischetto.

Julio Cesar, ormai, ci sta facendo l’abitudine al tiro dagli 11 metri: soltanto Valeri gliene ha fischiati contro 5 (3 nella partita con il Genoa, all’esordio di Stramaccioni: tutti segnati), l’ultimo proprio in Fiorentina-Inter. Il brasiliano prima stende Lazzari, poi rimedia al proprio errore aggiungendo Ljajic alla sua collezione di rigoristi illustri ipnotizzati quest'anno: Hamsik e Di Natale gli altri due, per un totale di 3 rigori parati su 9.

Meglio ancora ha fatto Handanovic, imbattuto per 3 volte su 7 dal dischetto: prima di Thereau si era opposto a Cavani (al quale ne aveva parato uno anche l'anno scorso, quando stabilì il record per la Serie A di rigori parati in un campionato: 6) e prima ancora aveva visto Pazzini scivolare su una zolla e sparare alto. Era la gara di andata, fu la partita dei rigori falliti e dei bomber in ombra. Resta da vedere se Julio Cesar e Handanovic avranno voglia di concedere il bis.

 

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