
Con una doppietta all'esordio, Sheva sta facendo sognare l'Ucraina (Foto getty)
La doppietta dell'ucraino all'esordio della nazionale padrona di casa agli Europei ha oscurato il gol di Ibrahimovic. E ora l'ex numero sette milanista portebbe incontrare di nuovo Buffon, come quella sera a Manchester...
E' l'estate del 1999 quando Shevchenko passa dalla Dinamo Kiev (dove aveva già vinto 5 campionati) al Milan, club in cui resta fino al giugno 2006, quando va al Chelsea per la deluione di tifosi e Berlsuconi. In pochi lo conoscono, in molti lo ameranno. A Milano, Shevchenko diventa 'Sheva', l'idolo della curva rossonera. I numeri parlano chiaro: 1 coppa Italia (2002/03), 1 Champions (2002/03), 1 supercoppa Europea (2003), 1 campionato (2003/04) ed 1 supercoppa di Lega (2004). Nella mente e nel cuore dei rossoneri resta l'immagine dell'ucraino che calcia l'ultimo rigore contro Buffon nella sera di Manchester che incorona il Milan campione d'Europa. E proprio i due contendenti si potrebbero ritrovare di fronte ai quarti di finale. La prima e la seconda del girone C (dove gioca l'Italia) si confronteranno rispettivamente contro la seconda e la prima del girone dell'Ucraina, il D.
Chiusa la sua fulminea seconda avventura nel Milan e lasciato il Cheslea, Sheva torna alla Dinamo Kiev nell'agosto 2009, dove gioca tuttora. Con la maglia della nazionale conta 109 presenze con 48 reti, compresa la doppietta contro gli svedesi (2-1). Era dal 2000 che una nazionale debuttante non vinceva la gara d'esordio: quella volta fu la Norvegia, che si impose 1-0 sulla Spagna il 13 giugno. Allo stesso giorno risaliva l'ultima doppietta realizzata da un calciatore di una nazionale esordiente assoluta: allora toccò allo sloveno Zlatko Zahovic, in Slovenia-Jugoslavia 3-3. Chissà che la prossima partita non arrivi la tripletta. Da uno Sheva così, a 36 anni suonati, ci si può aspettare di tutto.