
Rooney e Balotelli come li vede il Sun britannico
Rooney e Balotelli. I campioni più attesi dei Quarti di domenica a Kiev. Entrambi reduci dai gol che hanno garantito alle rispettive Nazionali di proseguire il cammino. Dicono gli inglesi di SuperMario: "La sua petulanza è pari al talento". E lo temono
"La battaglia dei cattivi ragazzi", il titolo del Sun. Due campioni ammirati per il loro indubbio talento ma anche perennemente inseguiti dalle preoccupazioni per il loro temperamento fumantino. Perché se - come scrive il Sun - "un'intera nazione si augura che Rooney sappia gestire la sua indole furente", è altresì vero che Balotelli è accompagnato da analoghi timori perché "la sua petulanza è pari solo al talento".
Domenica sera saranno in campo quattro giocatori del Manchester City, tre tra gli inglesi (Joe Hart, Joleon Lescott e James Milner) e, appunto, Balotelli. Il più temuto da Roy Hodgson, come confermato da Milner, suo compagno all'Etihad Stadium, che ne spiega la geniale imprevedibilità. "Ci sono due Mario - le parole del centrocampista inglese -. Ce n'è uno che certe volte viene all'allenamento svogliato e con poca attenzione. E poi ce n'è un altro con tanta voglia e un talento speciale. Un campione che noi conosciamo bene. Potremmo un po' punzecchiarlo. Perché è stato bello vederlo segnare all'Irlanda, ma penso che i nostri difensori sappiano come fermarlo".
Proprio la difesa, guidata da un fin qui ottimo John Terry, è stato il punto di forza di un'Inghilterra, decisamente fortunata, all'inseguimento della sua prima semifinale dal 1996. E contro SuperMario, soprattutto Lescott può giocarsi la carta della conoscenza. "Joleon ha disputato un'ottima stagione con il City e ora si sta ripetendo in Nazionale - le parole di Milner -. Ovviamente conosce Mario molto bene perché si allenano assieme tutti i giorni e saprà come arginarlo. Sappiamo che Mario ci creerà problemi, ha colpi improvvisi, è forte e molto intelligente in campo". "E' sicuramente una minaccia ma solo una delle tante, perché l'Italia ha tanti giocatori di talento e noi non dovremo concentrarci solo su di lui", conclude il centrocampista del City.