La coppa della memoria: Inter-Bologna nel nome di Weisz

Calcio
La targa dedicata ad Arpad Weisz all'esterno dello stadio Dall'Ara di Bologna
weisz

Il quarto di Tim Cup in programma stasera a San Siro sarà dedicato al grande allenatore ungherese, scudettato con i nerazzurri e i rossoblù, che morì ad Auschwitz nel 1944

di Lorenzo Longhi

Contro ogni forma di razzismo, nel nome di uno dei più grandi e innovativi allenatori del calcio italia: Inter-Bologna, quarto di finale di Tim Cup in programma questa sera a San Siro, sarà infatti dedicata ad Arpad Weisz, uomo che ha arricchito i palmares delle due squadre - uno scudetto in nerazzurro, due con i rossoblù, oltre ad un successo nel Torneo dell'Expo di Parigi, una sorta di antenato della Coppa dei Campioni - ma la cui tragedia umana è stata, a lungo, dimenticata.

Arpad Weisz, ex calciatore ungherese classe 1896, fu uno dei milioni di ebrei uccisi dal nazismo. Accadde il 31 gennaio 1944, nel campo di concentramento di Auschwitz, dove l'allenatore che aveva contribuito alla leggenda di Inter (fu lui a lanciare in prima squadra Meazza) e Bologna era stato ridotto a numero. Scampò ai forni, non agli stenti e al dolore: arrestato, insieme alla famiglia, il 7 agosto 1942, il 2 ottobre venne prelevato dal campo di transito di Westerbork e, di lì, spedito al campo di lavoro di Cosel. Tre giorni più tardi, la moglie Elena e i figli Roberto e Clara, di 12 e 8 anni, vennero fatti entrare nelle camere a gas.

Weisz era stato licenziato dal Bologna nel 1938, a seguito delle leggi razziali. Di lì, il dramma di un'esistenza, che è poi il dramma di milioni di famiglie, e il lungo oblio di una storia e di una tragedia riportata alla memoria, nel 2007, da un documentato e commovente libro dell'attuale direttore del Guerin Sportivo, Matteo Marani ("Dallo scudetto ad Auschwitz").

Nel suo ricordo, i giocatori di Inter e Bologna entreranno questa sera in campo con la maglietta commemorativa ideata da 'Viva il calcio', l'associazione che aveva lanciato la proposta: "No al razzismo" è la scritta che campeggia sotto la foto di Weisz, mentre prima della gara il sindaco di Bologna Virginio Merola e quello di Milano Giuliano Pisapia si scambieranno le maglie delle due squadre - con il nome di Weisz - sotto la targa che lo ricorda a San Siro, inaugurata in occasione del Giorno della Memoria 2012.