La ballata del Balo che ha scaricato la sua doppietta
CalcioHa subito scaldato il cuore dei milanisti, ha dato lavoro ai sondaggisti sui punti percentuali regalati a Berlusconi, ha tolto il sonno agli interisti. SuperMario protagonista indiscusso dell'esordio, nonostante quel rigore molto discutibile...
Ha scaldato il cuore dei milanisti, anche troppo: in tre con l'influenza più uno - Pazzini - costretto a chiamare la croce rossonera. Ha dato lavoro ai sondaggisti sui punti percentuali regalati a Berlusconi, e al tempo stesso ha tolto il sonno agli interisti sui punti reali tolti a Stramaccioni. Ha sorriso che sembrava un bambino, lui che si chiama SuperMario come un videogioco per ragazzini. Poi, alla fine di una settimana tutta chiacchiere e giocattoli, ha impiegato una trentina di secondi per iniziare a giocare e una trentina di minuti per segnare.
Montolivo, El Shaarawy, Balotelli: in quest'azione, la coalizione che può governare il Milan nei prossimi anni, immaginando momenti di gloria che sembravano smarriti. La ballata di SuperMario rischia solo una nota stonata. Che tutti si mettano a cantare, suonare e attaccare come il solista. Invece il calcio è coro di squadra. E se una volta non saltelli, non segna Balotelli. Anzi...
Qui c'era un bivio. Da una parte la storia dell'esordio positivo ma sfortunato: una traversa, il premio di migliore in campo, baci, abbracci, un punto e a casa. Dall'altra, l'epilogo che per il Milan è da sogno ma per l'Udinese da incubo. Un rigore che non si vede né con le lenti né a occhio nudo. Adesso è un appunto di cronaca, quando tutto diventerà storia, resterà la doppietta nella notte dell'esordio.
In Inghilterra, non ne avrebbero parlato: una bevuta al pub e via. In Italia, se ne discuterà per giorni e giorni. Ma almeno per questa volta, nessuno metterà in croce lui, Mario Balotelli, il figliol prodigo del campionato italiano non c’enntra niente: ha solo segnato due gol.