LA CURIOSITA'. L'attaccante senegalese del Newcastle, tassista da ragazzo, non è l'unico a non essere "nato" calciatore. Dall'elettricista Lavezzi al muratore Riganò ecco le professioni dei calciatori prima di diventare famosi
LAVEZZI- Il Pocho, all'età di 16 anni, dopo il suo mancato trasferimento in Italia alla Fermana, tornò in Argentina e per tre mesi aiutò il fratello elettricista. Una piccola parentesi prima del lancio verso il successo -
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CISSE' – Il talento senegalese, classe 1985, prima di approdare in Europa, lavorava in patria come autista di ambulanze. La leggenda ( e il Sun) narrano che abbia iniziato a 15 anni -
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RIGANO' – A Firenze a ogni suo gol glielo ricordava la curva Fiesole. “Faceva il muratore ora è il nostro goleador”. Fino a 26 anni l'attaccante di Lipari si alzava alla 5 e fino a pomeriggio inoltrato si dava da fare con malta e calce -
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ZANETTI – Il capitano e simbolo dell'Inter di Moratti, quando aveva dodici anni aiutava il padre muratore. Trasportava i mattoni e faceva l'impasto per la calce -
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CRUZ – L'ex numero 9 di Bologna e Inter era "El Jardinero". La leggenda narra che il suo soprannome nacque al Banfield, dove prima degli allenamenti "radeva" il campo. In realtà, galeotta fu una foto, scattatagli su un tosaerba quando già giocava -
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ZAMPAGNA – Il bomber di Ternana, Messina e Atalanta arrivò in Serie A a 30 anni. Per tutta l'adolescenza e fino al suo approdo alla Triestina giocava e montava tende da sole, anche se la sua biografia "ufficiale" lo definiva tappezziere -
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BIRTLES – Uno degli eroi del Nottingham Forest di Brian Clough era fino a 20 anni un anonimo piastrellista che giocava per diletto nel Long Eaton, squadra dei dintorni di Nottingham -
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HUBNER –Il bomber di Piacenza e Brescia lavorava come carpentiere, montava infissi, mentre muoveva i primi passi nel calcio dilettantistico -
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TORRICELLI – Uno dei pilastri della Juventus di metà anni Novanta fino al 1992 era il magazziniere di un mobilificio che nel tempo libero giocava nella Caratese. In un'amichevole contro i bianconeri fu notato da Trapattoni che lo portò a Torino -
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SARRI - Il tecnico dell'Empoli, sorpresa della Serie B 2012-2013, fino al 2000 era un impiegato (si dice anche dirigente) di banca con la passione per il calcio. Poi ha deciso di lasciare la scrivania e di accomodarsi in panchina. Con buoni risultati -
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