Agosto 1988, quando il "giovane Monza" sorprese la Roma

Calcio
Tra gli eroi di quella giornata per il Monza c'era Pierluigi Casiraghi, passato poi l'estate successiva alla JUventus per 6 miliardi (Foto A.c Monza Brainza 2012)
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25 anni fa la squadra brianzola, guidata in attacco da Pierluigi Casiraghi, battè in Coppa Italia 2-1 i giallorossi di Conti e Voeller nella partita inaugurale dello stadio Brianteo. Ecco il racconto di una partita da non dimenticare per i biancorossi

di Roberto Brambilla

Novanta minuti che sanno di storia. E di Serie A. Il 28 agosto 1988, domenica, si gioca la terza giornata del girone 5 della Coppa Italia tra Monza e Roma. E' l'incontro tra una grande del calcio italiano e il “Borussia di Brianza”, neopromosso in Serie B, ma è anche il match inaugurale dello Stadio Brianteo che con qualche anno di ritardo accoglie i biancorossi, al posto dello storico "Sada". Ecco il racconto di un “miracolo” firmato da una squadra giovane, con tanti nomi che faranno strada.


Una Coppa Italia, aspettando il campionato -E' l'anno delle Olimpiadi estive di Seul e la Figc per evitare “tempi morti” in attesa della Serie A si inventa la Coppa Italia più lunga della storia. Con una doppia fase a gironi da 6 squadre e turni a eliminazione diretta solo a partire dai quarti. E al Monza, neopromosso in B e vincitore della Coppa Italia di C, toccano in sorte Prato, Empoli, Piacenza, Como e la Roma, terza in Serie A al termine della stagione precedente. E calendario vuole che la prima partita casalinga, quella con cui la dirigenza del presidente. Valentino Giambelli vuole inaugurare il nuovo stadio, il Brianteo, sia proprio contro i giallorossi, contro cui l'ultimo precedente risaliva al 1949, quando in campo c'era in maglia biancorossa proprio Giambelli, allora 21enne.

Monza, gioventù al potere – La squadra che il 28 agosto affronta la Roma, dopo due pareggi, ha tanta classe, una media età bassa e tanto entusiasmo. “Eravamo ancora carichi dalla promozione e dalla vittoria in Coppa Italia di C-racconta Fulvio Saini che del Monza è il recordman di presenze e che quel giorno era il capitano- l'anno prima eravamo partiti senza pretese e facemmo un'annata straordinaria”. Un gruppo di “giovanotti” come li chiama Saini, i cui nove undicesimi assaggeranno poi la Serie A. Oltre al veterano portiere Giulio Nuciari, reduce dall'avventura al Milan, il difensore Massimo Brioschi, i centrocampisti Cristian Giaretta, (attuale ds dell'Udinese) e Giovanni Stroppa, in prestito al Milan (uno con quella tecnica non l'ho mai più visto” confessa Saini) e un reparto offensivo da urlo con il centravanti Pierluigi Casiraghi, 19 anni, ma già al terzo anno di prima squadra (“Potentissimo e davvero coraggioso” lo definisce il capitano). Maurizio Ganz, arrivato dalla Primavera della Sampdoria e Anselmo Robbiati, come Gigi prodotto del vivaio biancorosso. Contro la "banda" del monzese Frosio una Roma da primi posti. Attacco con Voeller, Rizzitelli con il Principe Giannini, centrocampo con Bruno Conti e in porta un giovanissimo Angelo Peruzzi, oltre a Renato Portaluppi, ala brasiliana arrivata dal Flamengo con l'apertura della Serie A al terzo straniero. Una corazzata guidata dal Barone Niels Liedholm che mosse i primi passi da allenatori proprio in Brianza.

Casiraghi-Mancuso gol e Roma al tappeto–
Due squadre sulla carta con valori molto diverse ma una partita che prende una piega inaspettata. “Mister Frosio – racconta Saini – la preparò molto bene nella settimana precedente”. “Ci disse che ce la potevamo giocare – prosegue- ci ripetè che non eravamo una vittima sacrificale”. E l'undici brianzolo mette subito in difficoltà i giallorossi, nonostante qualche difficoltà di formazione. “Dopo il rientro di Corrado Verdelli all'Inter– ricorda l'ex capitano – ci mancava il libero, così dietro giocai io”. La difesa della Roma è in difficoltà, soprattutto per i grattacapi che crea Casiraghi. E proprio al 22' il ragazzo, che l'anno dopo passerà alla Juventus, apre le marcature. Giocata verticale di Brioschi e Gigi infila Angelo Peruzzi con un diagonale rasoterra sul secondo palo. La Roma prova a reagire ma è proprio il Monza a rischiare ad andare vicino al secondo gol. Il difensore giallorosso Emidio Oddi sbaglia completamente un retropassaggio e Maurizio Ganz si avventa sulla palla. Peruzzi lo mette giù ed è rigore. Tira Casiraghi, il portiere della Roma respinge. E qualche minuto dopo, al 37', il pareggio ospite. Pallone lungo per Renato che stoppa e viene toccato da Fontanini. Pezzella fischia il secondo rigore della giornata che il Principe Giannini trasforma.

Tutto finito? Proprio no. “In tutta la partita – ricorda Saini – e in particolare nel secondo tempo mettemmo in campo attenzione, corsa e grinta”. E il risultato è un match pieno di emozioni. Dopo una grande parata di Nuciari su Rizzitelli, il Monza riesce a passare di nuovo. Al 60' Casiraghi raccoglie un cross dalla sinistra di Ganz, Peruzzi para ma il difensore del Monza Carmelo Mancuso segna in tap-in. E' 2-1. E la Roma comincia l'assalto. Ci prova due volte Voeller (“Era bravo, ma quella volta lo vidi davvero spento” racconta Saini”), una volta lo ferma Nuciari, la seconda l'arbitro per un fallo di mano, ma non c'è nulla da fare. Il Monza vince e va per un pomeriggio in paradiso. “Sono passati 25 anni – conclude Saini – ma la ricordo ancora come la partita perfetta. Battere una grande nell'inaugurazione del nuovo stadio. Un sogno”. Dopo quella partita entrambe le squadre si qualificheranno con il Monza che si fermerà nel secondo girone di Coppa Italia e in B si salverà all'ultima giornata, grazie alla classifica avulsa.

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