Sanzione sospesa, curve aperte per Inter e Roma
Calcio
I nerazzurri potranno giocare il derby davanti ai propri tifosi: a deciderlo è la Corte di Giustizia della FIGC. Buone notizie anche per la curva giallorossa, riaperta per il match all'Olimpico contro il Catania
Riaperte le curve di Inter e Roma, con un'ordinanza interlocutoria che sospende la sanzione e dispone ulteriori approfondimenti da parte della Procura Federale.
E' quanto è stato deciso dalla Prima Sezione della Corte di Giustizia Federale, in merito ai ricorsi presentati dalle due società. Il giudice sportivo aveva sanzionato l'Inter per il "comportamento discriminatorio per origine territoriale" dei tifosi nel match contro il Napoli, e la Roma per il "comportamento discriminatorio per motivi di razza" dei tifosi nell'ultimo turno di campionato contro il Milan.
Fassone: "Sproporzione della sanzione" - "C'era una sproporzione della sanzione", ha dichiarato il direttore generale dell'Inter, Marco Fassone, "Non essendo la prima sospensione della sanzione vuol dire che la norma suscita molte perplessità. Occorrerà trovare soluzioni non ipocrite, ma che non penalizzino i club", ha concluso il dg nerazzurro.
Baldissoni: "Norma illogica" - Da Fassone alle parole del dg della Roma,
Mauro Baldissoni: "Siamo stati puniti per episodi che non riteniamo essere avvenuti. In passato", ricorda il direttore generale giallorosso, "Siamo stati piuttosto duri nel condannare manifestazioni di razzismo in cui erano coinvolti i nostri tifosi. In questo caso non crediamo sia successo, è stato un grande equivoco, peraltro neanche percepibile". Sulla norma generale, invece, "Dobbiamo rilevare una certa illogicità e incongruenza nella sua applicazione. Ha senso quando si vuole punire un intero settore, quando non si può identificare chi lo ha fatto. Per quanto riguarda le trasferte, non ha alcun senso, nei nostri dati forniti alla corte federale c'erano 900 persone su 1500 che non risultano abbonate", ha proseguito Baldissoni.
E' quanto è stato deciso dalla Prima Sezione della Corte di Giustizia Federale, in merito ai ricorsi presentati dalle due società. Il giudice sportivo aveva sanzionato l'Inter per il "comportamento discriminatorio per origine territoriale" dei tifosi nel match contro il Napoli, e la Roma per il "comportamento discriminatorio per motivi di razza" dei tifosi nell'ultimo turno di campionato contro il Milan.
Fassone: "Sproporzione della sanzione" - "C'era una sproporzione della sanzione", ha dichiarato il direttore generale dell'Inter, Marco Fassone, "Non essendo la prima sospensione della sanzione vuol dire che la norma suscita molte perplessità. Occorrerà trovare soluzioni non ipocrite, ma che non penalizzino i club", ha concluso il dg nerazzurro.
Baldissoni: "Norma illogica" - Da Fassone alle parole del dg della Roma,
Mauro Baldissoni: "Siamo stati puniti per episodi che non riteniamo essere avvenuti. In passato", ricorda il direttore generale giallorosso, "Siamo stati piuttosto duri nel condannare manifestazioni di razzismo in cui erano coinvolti i nostri tifosi. In questo caso non crediamo sia successo, è stato un grande equivoco, peraltro neanche percepibile". Sulla norma generale, invece, "Dobbiamo rilevare una certa illogicità e incongruenza nella sua applicazione. Ha senso quando si vuole punire un intero settore, quando non si può identificare chi lo ha fatto. Per quanto riguarda le trasferte, non ha alcun senso, nei nostri dati forniti alla corte federale c'erano 900 persone su 1500 che non risultano abbonate", ha proseguito Baldissoni.