Gervinho show, Verona sconfitto: Roma a -6 dalla Juventus

Calcio
Gervinho, assoluto protagonista della Roma al Bentegodi, festeggiato dai compagni
gervinho

Nell'anticipo delle 12.30 i giallorossi approfittano del pareggio della capolista e violano 3-1 il Bentegodi. L'ivoriano propizia il vantaggio di Ljajic e nella ripresa vanifica il pareggio veneto di Hallfredsson. Totti a segno su rigore nel finale

VERONA-ROMA 1-3
46' Ljajic (R), 49' Hallfredsson (V), 60' Gervinho (R), 82' rig. Totti (R)

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LE PAGELLE

Galvanizzata dal successo sulla Juventus in Coppa Italia, la Roma prosegue la rincorsa ai bianconeri anche in campionato. Complice il pareggio della squadra di Conte all’Olimpico, i giallorossi espugnano 3-1 il Bentegodi e riducono a 6 lunghezze il gap dalla capolista. Blitz autoritario quello degli uomini di Garcia, al quinto trionfo di fila tra Serie A e Coppa, contrapposti ad una delle realtà più luccicanti del calcio italiano, l’Hellas Verona, che incappa tuttavia nel terzo scivolone consecutivo. Sugli scudi la prova di Gervinho, straripante sia in occasione dell’1-0 (assist a Ljajic) sia nel sorpasso giallorosso dopo il momentaneo pareggio di Hallfredsson. Di Totti, su rigore nel finale, l’ultima firma nel tabellino marcatori.

Totti e Pjanic in panchina
– Al Bentegodi va in scena il duello tra centravanti in orbita Mondiale: Luca Toni e Mattia Destro, separati da 14 anni ma rispettivamente a 9 e 4 gol in campionato, inseguono una maglia per la kermesse in Brasile. Rudi Garcia non snatura il consolidato 4-3-3 ma attua diversi accorgimenti: Torosidis sulla corsia sinistra difensiva, panchina per Pjanic e Totti rimpiazzati da Nainggolan e Destro (1 gol ogni 72 minuti). Guai nelle retrovie per Mandorlini privo di Moras, Agostini e Albertazzi. A centrocampo Donati vince il ballottaggio con Cirigliano per raccogliere l’eredità di Jorginho, in avanti occhi su Iturbe e sull’ex Toni.

Ljajic spezza l’equilibrio - Gara contratta, ritmi contenuti e qualche colpo proibito denotano un primo tempo quasi privo di emozioni. L’avvio di gara penalizza i padroni di casa, confinati nella propria metà campo senza possibilità di replica, ma la foga giallorossa s’infrange sull’ordinato assetto di Mandorlini. La Roma tende ad offendere per vie centrali, strategia contenibile dall’Hellas che non disdegna nemmeno pressing alto ed azioni di rimessa. Senza la qualità dell’acciaccato Pjanic, l’equilibrio maturato rischia uno stravolgimento solo sul guizzo di Destro alla mezz’ora. Mandorlini accusa l’ennesima tegola difensiva perdendo Maietta: si teme una seria lesione muscolare. Poi, prima della pausa, Gervinho deraglia il match su binari favorevoli offrendo l’assist vincente a Ljajic, lesto nell’inserimento.

Gervinho da applausi - Il secondo tempo conforta il canovaccio dell’immediato pre-intervallo, complice il repentino pareggio dell’islandese Hallfredsson che pesca il jolly dalla distanza. Furente la replica giallorossa nei 10’ successivi, nei quali Rafael mette una pezza sulle velleità degli uomini di Garcia. Nulla può però sulla gemma di Gervinho, nuovamente protagonista al 60’ con l’azione personale che sigilla il 2-1. Hallfredsson insegue il bis ma incontra i pugni di De Sanctis, dall’altra parte i neoentrati Pjanic, Florenzi e Totti orchestrano la manovra giallorossa. I tre punti sono archiviati da Totti, a segno su rigore generosamente concesso per un contrasto a danno di Torosidis. La Roma rosicchia 2 punti alla Juventus, alimentando la bagarre scudetto.