Roma, Destro più Pjanic: la Samp ne prende tre all'Olimpico

Calcio
Doppietta di Mattia Destro nel 3-0 con cui la Roma ha battuto la Sampdoria nel posticipo della 24.a giornata (Foto Getty)
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La doppietta dell'attaccante e la punizione del bosniaco decidono il posticipo. I liguri spaventano solo nei primi 20 minuti, Gastaldello espulso all'80'. Curve chiuse all'Olimpico (clicca qui per la foto), ma dai distinti arrivano cori anti-Napoli

ROMA-SAMPDORIA 3-0
44' e 57' Destro, 54' Pjanic

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LE PAGELLE

La Roma batte la Sampdoria 3-0 nel posticipo della 24.a giornata di Serie A. Tracce di blucerchiato solo in avvio di match, poi la squadra di Garcia sblocca con Destro e non trova più ostacoli davanti a sè. Con una partita da recuperare, i giallorossi in classifica tornano a -9 dalla Juventus. La Samp, che nelle ultime undici giornate ha saputo stupire, resta a distanza di sicurezza dalla zona rossa.

Curve chiuse, cori anti-Napoli nei distiniti
- Ancora cori di discriminazione territoriale all'Olimpico. Prima del fischio d'inizio della partita, il settore dei Distinti Sud occupato dai tifosi giallorossi ha intonato i cori "Vesuvio lavali col fuoco" e "Odio Napoli". Applausi ai cori da parte della tribuna Monte Mario. Per lo stesso motivo, le curve sono state chiuse e lo resteranno fino alla partita con l'Inter (clicca qui per la foto).

Tatticamente - Nella Roma, costretta a vincere dopo le vittorie di Napoli e Juventus nel pomeriggio, non c'è Totti, mentre De Rossi si accomoda in panchina. Nel 4-3-3 di Garcia, c'è Naingoolan titolare come play basso a centocampo e Destro in attacco. Per il 4-2-3-1 della Sampdoria, invece, Mihaijlovic lascia inizialmente fuori Okaka e punta su Wszolek.

La Samp pressa, la Roma colpisce
- La pressione della Samp, molto alta, condiziona il gioco della Roma per venti minuti. Sono un paio di successive fiammate giallorosse a rompere il ghiaccio. A partire dall'affondo di Gervinho, che al 27', in un modo un po' rocambolesco, si ritrova a tu per tu con Da Costa, superato con un tocco da sotto.  Gastaldello, però, salva (quasi) sulla linea. Appena calata la pressione dei blucerchiati, la Roma comincia a trovare la profondità con frequenza. Mentre Garcia si sgola per chiedere ai suoi d'innescare la velocità di Gervinho, al 31' Pjanic crea scompiglio sulla destra e mette il pallone in mezzo, dove Destro non ci arriva per un soffio. L'ex Siena manca l'impatto anche al 35': stessa azione, ma con assist di Florenzi, e tocco decisivo di Mustafi a mettere fuori causa l'attaccante. Impeccabile per oltre mezz'ora, la difesa ligure la combina grossa poco prima del break, quando Palombo regala il pallone a Pjanic che serve Strootman. L'olandese ricambia il favore e sbaglia davanti al portiere. Il gol romanista arriva al 44', sugli sviluppi di quella che non è proprio una specialità della casa: il calcio d'angolo (appena 3 gol in questa stagione prima della 24.a giornata). Batte Florenzi, Destro stavolta non fallisce con una bella torsione.

La ripresa - Garcia vuole più densità a centrocampo. Allora dà a Strootman il compito di fare il De Rossi, ovvero il play, con Nainggolan e Pjanic interni e i tre davanti più in linea. Poco dopo, però, saranno costretti ad uscire per infortunio sia Maicon (dentro Romagnoli) che Benatia (dentro De Rossi). Mihaijlovic sceglie Okaka per dare più peso all'attacco doriano, ma la partita si chiude in dieci minuti con la punizione di Pjanic al 54', forte e precisa, e la doppietta di Destro al 57', controllo e sassata vincente dopo la fuga di Gervinho a sinistra e il tacco a smarcarlo di Florenzi. Sullo sfondo l'espulsione nel finale di Gastaldello per fallo su Nainggolan (doppio giallo).

Cosa va - Roma: la pazienza. L'aver fatto stancare la Samp per poi colpirla allo scadere dei primi 45'. Pjanic, il miglior concentrato di talento in rosa dopo Totti. E Gervinho, a tratti devastante. Samp: la pressione che ha mandato in tilt la Roma nei primi venti minuti e, nello stesso periodo, la grande attenzione alla fase difensiva.

Cosa non va
- Roma: le poche idee nel momento migliore dell'avversario. E i dribbling di troppo cercati da Gervinho. Snervanti. Samp: il rigore negato per fallo di mano di Banatia non avrebbe cambiato le sorti di una partita giocata solo nei già citati venti minuti. Crollo fisico o mentale?