Napoli-Roma, Garcia di nuovo all'esame del prof. Benitez

Calcio
Rudi Garcia e Rafa Benitez si ritroveranno di fronte per la super sfida del San Paolo
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Il tecnico giallorosso ha studiato tattica da Rafa ai tempi del Valencia e, dopo la vittoria dell'andata, dovrà confermare nella sfida-Champions del San Paolo di aver fatto bene i compiti per mantenere a distanza gli azzurri, staccati di 6 punti

di Alfredo Corallo

RG: "Chi contesta la Roma non può essere un nostro tifoso, al massimo sarà della Lazio". RB: "Imparerò presto il napoletano, a cominciare dal mio nuovo nome. Mi hanno detto che non sono più Rafa, ma Rafè...". L'approccio fu "leggermente" diverso. Accigliato, burbero l'atteggiamento dell'iperprotettivo Rudi Garcia, il primo giorno di ritiro a Riscone di Brunico, quando non le mandò a dire agli ultrà giallorossi ancora avvelenati per la sconfitta nel derby di Coppa Italia (una reazione pagata con i fischi dell'Olimpico al tecnico di Nemours durante la presentazione ufficiale della squadra). Parole dolci, al profumo dei fiori d'arancio, come una pastiera appena sfornata, quelle utilizzate da Benitez nella sua prima conferenza stampa. E un'accoglienza da premio Oscar per lui sotto il Vesuvio. Finché, nell'arco di pochi mesi, la celebre ruota non deciderà di fare un bel giro...

E' vero che in Coppa Italia l'ha spuntata Benitez, ma in campionato - che era il vero obiettivo degli azzurri - la Roma è davanti ormai dalla 12a giornata, mantenendo sempre una distanza di sicurezza tra il suo preziosissimo 2° posto e il 3° di Higuain e compagni. Tanto che domenica sera al San Paolo sarà forse l'ultima chance per accorciare lo svantaggio di 6 punti e tornare in corsa per la qualificazione diretta alla Champions, alle spalle dell'imprendibile Juventus.

L'allievo e il maestro. Nel 2001 l'ambizioso Rudi allena il Saint-Étienne (in coppia con Jean-Guy Wallemme) ed è parecchio attratto dai sistemi di gioco applicati al Valencia dal collega madrileno che, gentilmente, gli apre le porte del centro sportivo di Paterna. "Non ero nessuno" dirà il francese di origini andaluse "eppure mi ha dedicato del tempo e ho imparato molto in quei giorni. Per questo lo ringrazierò sempre". Benitez vincerà due volte la Liga e una Coppa Uefa sulla panchina dei valenziani e la Champions con il Liverpool; Garcia continuerà la sua gavetta fino all'exploit della doppietta Ligue 1-Coppa di Francia nel 2011 con il Lille. Nel frattempo i due avranno anche modo di ritrovarsi l'uno contro l'altro, nei sedicesimi di Europa League, e l'apprendista cuoco si toglierà pure la soddisfazione di dimostrare allo chef quanto le sue ricette fossero state utili. Reds battuti con un gol di Hazard e poco importa che ad Anfield Road gli inglesi rimonteranno 3-0. Fu la "lezione" dell'andata il segnale che di Garcia ne avremmo ancora sentito parlare...

Porompompò. "Garcia? Quando l'abbiamo preso ero in Nazionale, ho cercato il suo nome su internet e l'ho visto suonare il porompompero con la chitarra... Ho detto a Pirlo, che mi stava accanto: ma chi è questo? Oggi ringrazio Dio di essere allenato da lui".

L'andata. Se Daniele De Rossi non conosceva Garcia, come ha rivelato alla rivista transalpina "So Foot", Benitez è stato il primo a congratularsi con il discepolo per la sua nuova avventura alla guida dei giallorossi. Così, riportata "la chiesa al centro del villaggio" con il successo nel derby capitolino (e disintegrata l'Inter al Meazza), la Roma può ricevere il Napoli forte di 7 vittorie consecutive, a +2 sulla Juventus e sugli stessi campani. Non basta neanche la presenza di Maradona il 18 ottobre all'Olimpico, Pjanic stende con due reti un arrabbiatissimo Reina (che polemizzerà su Twitter per il rigore concesso a Borriello) regalando all'ex étudiant Rudi la soddisfazione di battere ancora una volta le maître Benitez, diventando ufficialmente il nuovo idolo della curva sud. "Coeur de cette ville" scriverà sul suo profilo Twitter, "core de 'sta città", come recita l'inno romanista.

Tesi di laurea. Benitez ha rimesso le cose un po' a posto con il 3-0 nel ritorno di Tim Cup portando la squadra in finalissima con la Fiorentina. Senza dimenticare che il Napoli è anche agli ottavi di Europa League, dopo aver peraltro disputato un grande girone di Champions, impegno che ha sicuramente favorito la "fuga" della Roma e soprattutto della Juventus di Conte che, a proposito di maestri, con il terzo titolo consecutivo farebbe persino meglio di Marcello Lippi. Ora non resta che attendere l'esito di questo "derby della Grande Bellezza", direbbe Paolo Sorrentino, l'esame più importante per Don Rafè e il "pischello" Rudi.

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