Seedorf: "Non sono responsabile della situazione al Milan"

Calcio
Clarence Seedorf sulla protesta della curva: "Quando vedono applicazione e impegno, i tifosi apprezzano la squadra" (Getty)

L'allenatore rossonero in conferenza stampa: "Sono venuto per finire la stagione al meglio ma principalmente per pensare al futuro. Credo che i tifosi sosterranno la squadra, altrimenti sarebbe controproducente". Contro il Parma Balotelli titolare

"Se i risultati sono questi, io non sono responsabile della situazione che si è creata". Sono le parole di Clarence Seedorf alla conferenza stampa della vigilia di Milan-Parma: "Ho un contratto e la fiducia della società. Sono sicuro che la società assieme a me farà di tutto per costruire un Milan competitivo".

Clarence pensa al futuro -
"Sono venuto per finire la stagione al meglio ma principalmente per pensare al futuro. In questa ottica ci stiamo muovendo", ha aggiunto Seedorf rispondendo a chi gli domandava se si sentisse a rischio. "Quante volte è successo nel calcio che un allenatore chiamato a metà stagione a giugno venga mandato via nonostante un contratto di altri due anni? Non è che questo discorso mi irriti, non ne vedo la logica", ha continuato l'olandese spiegando di voler "preservare per la prossima stagione El Shaarawy".

"Balo? Non uso il bastone" - "Io ho un modo di essere e così sono, a qualcuno piace, ad altri noi. Qualcuno inventa. Porto avanti la mia filosofia di lavoro. Non uso il bastone. Uso carota o non carota": Clarence Seedorf replica così a chi pensa che sia cambiato il suo atteggiamento dopo il ko di Madrid, e annuncia che con il Parma Balotelli partirà "dal primo minuto". "Non uso il bastone, punizioni non ci sono state, non ci sono e non ci saranno - ha detto l'allenatore del Milan . Le scelte sono fatte solo a livello tecnico, non personale".

Protesta dei tifosi controproducente -
L'annunciata protesta degli ultrà del Milan "non preoccupa molto" Clarence Seedorf. "Credo che i tifosi sosterranno la squadra perché altrimenti sarebbe controproducente per tutti - ha spiegato l'allenatore alla vigilia della sfida con il Parma -. I nostri tifosi sono le persone per cui noi allenatori, giocatori e dirigenti abbiamo quello che abbiamo. Il calcio non sarebbe il calcio senza i tifosi, dobbiamo rispettare i loro sentimenti. Quando vedono applicazione e impegno, i tifosi apprezzano la squadra".

Donadoni: "A San Siro per mostrare chi siamo" -
L'ex eccellente del match non è in campo ma in panchina e risponde al nome di Roberto Donadoni. "Sarà una partita difficile, dovremo cercare di esprimere ancora i nostri valori, alzare l'asticella dal punto di vista individuale e collettivo per portare a casa un altro risultato positivo". "Non facciamoci distrarre da quello che accadrà fuori dal campo", aggiunge l'allenatore del Parma, "Sarebbe un rischio gravissimo e per noi controproducente". No comment sulla delicata situazione in casa Milan: "Ho vissuto un'altra epoca, non quella attuale. Chi fa la corsa sugli altri è un perdente, bisogna pensare solo al nostro cammino. Nessun calcolo, nessuna distrazione".

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