Milan, cronologia di un incubo: all'inferno in 24 stazioni

Calcio
Un gruppo di tifosi rossoneri mostra uno striscione in cui si invita i calciatori a onorare la maglia (foto Getty)
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Dalla Champions League all'undicesimo posto con -40 dalla Juve. Da Allegri a Seedorf. Da Galliani al doppio amministratore delegato. Così in dieci mesi il Diavolo è sprofondato agli inferi. GUARDA IL RACCONTO MULTIMEDIALE DELLA CRISI ROSSONERA

Un anno fa, il Diavolo pensava di aver toccato il fondo. Invece, l'inferno era appena iniziato. Dieci mesi fa, Balotelli si ricordava di essere SuperMario e - con un po' di fortuna - regalava al Milan un preziosissimo terzo posto, abbastanza per disputare i preliminari di Champions. Oggi, una rimonta del genere non è neppure matematicamente pensabile. Gli inferi pallonari raggiunti dai rossoneri parlano di cifre da gelo vero: meno quaranta, come i punti di distacco dalla Juventus capolista. Undici, come la casella occupata nella classifica di Serie A.



In dieci mesi tutto è cambiato. L'assetto societario, i risultati, la fiducia della squadra, il rapporto con i tifosi, da ultimo anche l'allenatore. Che però non sembra esser riuscito ad invertire la rotta, almeno non quanto tutti - Berlusconi padre e figlia in primis - speravano. Il Professore si gioca la riconferma. I tifosi sperano almeno in uno scatto d'orgoglio. Ma la mente di tutti è ancora lì, in fondo al tunnel. In mezzo a un incubo di cui non s'intravede la fine. Eccone le tappe più importanti.

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