Mazzarri saluta Zanetti: "Con la Lazio ci darà entusiasmo"
CalcioAlla vigilia della sfida contro i biancocelesti, il tecnico dell'Inter ha già omaggiato il capitano al suo ultimo match a San Siro: "E' nella storia del club: commuove pensare di non vederlo più in campo. I tifosi dopo il derby? Hanno ragione a criticare"
“Mi auguro che la festa per Zanetti dia ancora più carica per la partita e ci faccia svoltare dopo aver perso il derby”. Così il tecnico dell’Inter, Walter Mazzarri, alla vigilia dell’anticipo contro la Lazio dove Javier Zanetti saluterà il suo pubblico. “Con il Milan abbiamo fatto la partita sbagliata, prima venivamo da due risultati positivi in trasferta – spiega il tecnico nerazzurro - Ai ragazzi e a me brucia. Abbiamo lavorato affinché sabato entri in campo una squadra che faccia una prestazione diversa da quella coi rossoneri. Ora abbiamo due partite per dimostrare che è stato un incidente di percorso”.
“Zanetti è storia dell’Inter” – “Le scelte le vedrete sabato, ma con Zanetti ho un rapporto quotidiano e lui sa che le mie decisioni sono fatte per provare a battere l'avversario”, ha motivato Mazzarri, aggiungendo: “Zanetti è un pezzo di storia dell’Inter, commuove pensare di non vederlo più in campo. Già dieci anni fa l’emblema di questa squadra era lui. A San Siro spero che lo stadio, anche grazie a questa festa, possa darci ulteriore entusiasmo per svoltare”.
"Mi piace fare da parafulmine" - “I tifosi hanno sempre ragione e hanno tutti i diritti di essere arrabbiati dopo una sconfitta così. Lo accetto, a me fa piacere fare da parafulmine e mi prendo le critiche”. In conferenza stampa Mazzarri è tornato sul derby: “Ci ‘brucia’ aver perso contro il Milan e il responsabile sono io. Non ci siamo espressi come volevamo, purtroppo è capitato in una partita alla quale tenevamo molto. In ogni caso i bilanci li faremo a fine stagione”.
“Non penso a certe voci” - “Non sono un pivellino, so come funzionano le cose in Italia. Dopo dieci anni di Serie A ho l’esperienza per non pensare più a certe voci” ha spiegato il tecnico dell’Inter in merito ai rumours ai suoi papabili successori in panchina, che ha spiegato: “I miei contatti con Thohir sono cose personali, una società sa come lavora un allenatore e va oltre l’emotività del momento. Io sono il primo a star male se le cose vanno in un certo modo, ma devo essere un professionista e scindere i sentimenti dalla razionalità. Un tecnico deve agire così”.
“Zanetti è storia dell’Inter” – “Le scelte le vedrete sabato, ma con Zanetti ho un rapporto quotidiano e lui sa che le mie decisioni sono fatte per provare a battere l'avversario”, ha motivato Mazzarri, aggiungendo: “Zanetti è un pezzo di storia dell’Inter, commuove pensare di non vederlo più in campo. Già dieci anni fa l’emblema di questa squadra era lui. A San Siro spero che lo stadio, anche grazie a questa festa, possa darci ulteriore entusiasmo per svoltare”.
"Mi piace fare da parafulmine" - “I tifosi hanno sempre ragione e hanno tutti i diritti di essere arrabbiati dopo una sconfitta così. Lo accetto, a me fa piacere fare da parafulmine e mi prendo le critiche”. In conferenza stampa Mazzarri è tornato sul derby: “Ci ‘brucia’ aver perso contro il Milan e il responsabile sono io. Non ci siamo espressi come volevamo, purtroppo è capitato in una partita alla quale tenevamo molto. In ogni caso i bilanci li faremo a fine stagione”.
“Non penso a certe voci” - “Non sono un pivellino, so come funzionano le cose in Italia. Dopo dieci anni di Serie A ho l’esperienza per non pensare più a certe voci” ha spiegato il tecnico dell’Inter in merito ai rumours ai suoi papabili successori in panchina, che ha spiegato: “I miei contatti con Thohir sono cose personali, una società sa come lavora un allenatore e va oltre l’emotività del momento. Io sono il primo a star male se le cose vanno in un certo modo, ma devo essere un professionista e scindere i sentimenti dalla razionalità. Un tecnico deve agire così”.