
Tevez, attaccante della Juventus (8 gol in 10 partite di Serie A), è stato chiamato dal nuovo ct dell'Argentina Gerardo Martino per le amichevoli con Croazia e Portogallo, a tre anni dall'ultima chiamata -

Una storia, quella di Carlitos con la Nazionale, che è cominciata nel 2004 durante la gestione del “Loco” Bielsa. Esordio a marzo contro l'Ecuador e chiamata per la Coppa America di quell'estate. Dove segna nei quarti di finale contro il Perù -

Un 1-0 segnato entrando dalla panchina che gli fece guadagnare il posto da titolare per la semifinale contro la Colombia -

Contro i Cafeteros Carlitos “Brigante” realizzò la rete dell'1-0 che diede il via al successo dell'Argentina (alla fine fu 3-0) che spalancò all'Albiceleste le porte della finale contro il Brasile -

Una finale thrilling in cui Tevez uscì pochi secondi prima che Adriano segnasse la rete del 2-2 che portò la partita ai rigori. L'Argentina perse e il titolo andò ai verdeoro -

Poco più di un mese dopo però Carlitos e alcuni dei suoi compagni si prenderanno una rivincita. Vincendo con la squadra Under 23 l'oro alle Olimpiadi di Atene con Carlitos, miglior goleador, che aprì le marcature nella finale con il Paraguay -

Dopo quei Giochi Tevez entrò nel gruppo della Nazionale. Giocò poco, sia nelle qualificazioni mondiali che nella Confederations Cup 2005. Poi Pekerman lo chiamò per i Mondiali di Germania 2006, dove segnò un gol nel 6-0 alla Serbia-Montenegro -

Nella partita successiva contro l'Olanda partì ancora titolare, così come nella "supersfida" contro la Germania. Carlitos lotta e corre nella bolgia dell'Olympiastadion di Berlin, ma non segna -

La partita andò ai rigori e come nel 2004 contro il Brasile l'Argentina perse, uscendo dal Mondiale -

Dopo l'eliminazione Pekerman si dimise e arrivò Alfio Basile. Con lui Tevez ebbe un rapporto particolare. El Coco diede fiducia a Carlitos facendolo giocare (e segnare) nelle amichevoli in preparazione alla Copa America 2007 -

Tevez però in quel torneo fece la riserva per tutta la prima fase, entrando a partita in corso nelle prime partite. E con gli Stati Uniti nei pochi minuti concessi andò anche a segno per il 4-0 finale -

Tevez giocò da titolare la semifinale contro il Messico (3-0) per l'Albiceleste, ma soprattutto la disastrosa finale con il Brasile. Che i verdeoro e in cui Carlitos apparse nervoso e contratto -

E a fine partita dovette subire, come tre anni prima, l'umiliazione dei festeggiamenti degli avversari -

Dopo la Coppa America Basile si convinse e concesse a Tevez il posto da titolare nelle qualificazioni a Sudafrica 2010. El Apache però corse tanto, ma non segnò e contro il Paraguay si fece pure espellere -

Ad agosto 2010, la "musica" cambiò per Tevez. Con l'arrivo in panchina di Diego Armando Maradona che per Carlitos stravedeva. E l'Apache fu sempre titolare nelle restanti partite di qualificazioni, ma realizzò un solo gol contro il Venezuela -

Il Mondiale 2010 era la grande occasione per Tevez, che Maradona schierò tra gli 11 nelle prime due partite e poi nella fase a eliminazione diretta. Dove agli ottavi Carlos segnò l'unica doppietta in Nazionale. Con un gol di testa, non la sua specialità -

Due reti che aprirono e chiusero i conti con i messicani e che fecero meritare a Carlitos l'abbraccio di Maradona -

Qualche giorno dopo Tevez sarà in campo contro la Germania nei quarti di finale. Un match che i tedeschi domineranno (4-0) e in cui Carlitos sarà ingabbiato dalla difesa della squadra di Joachim Loew -

E in cui Carlos se la prenderà anche con l'arbitro, lo slovacco Lubos Michel -

Dopo questa sconfitta Maradona si dimetterà e sulla panchina dell'Albiceleste siederà Sergio Batista. Che farà giocare Tevez nella prima partita post mondiale contro la Spagna (con un gol), ma lo escluderà dalle amichevoli di quella stagione -

In teoria Carlitos non sarebbe dovuto andare neanche nella Coppa America 2011 in casa. Ma Tevez quella competizione la giocò. E fu pure decisivo. Al contrario. Facendosi parare un rigore nei quarti contro l'Uruguay da Muslera -

Quella è rimasta, prima della convocazione di Martino, l'ultima partita di Tevez con la sua Nazionale -

Un "esilio" dovuto soprattutto all'atteggiamento del nuovo allenatore Alejandro Sabella -

L'ex tecnico dell'Estudiantes non ha mai voluto convocare Carlitos e si parlò di qualche dissapore con Lionel Messi. Una volontà, quella di Sabella che farà saltare a Tevez anche i Mondiali in Brasile -

Un'assenza che era destinata a durare poco, dopo le dimissioni di Sabella e l'arrivo di Gerardo Martino -