Diego: "Io come Higuain? Mi avrebbero ammazzato"

Calcio
In Italia per la presentazione della Partita della pace, Diego Armando Maradona ha parlato di tantissime cose con i giornalisti
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In Italia per la presentazione della Partita della pace voluta da Papa Francesco, il Pibe de oro è tornato a parlare del Pipita: "Non ha fatto le cose per bene. Mi voleva Berlusconi, ma ai miei tempi come avrei fatto a passare da Napoli a Milano?". Su Icardi: "Non parlo dei traditori"

"Sono arrabbiato con Gonzalo, siamo adulti e vaccinati, quello che mi ha sorpreso è che non ha fatto le cose come si doveva. I tempi sono cambiati, ricordo che mi voleva Berlusconi, come avrei fatto ad andare da Napoli a Milano? Mi ammazzavano. Oggi è più facile, vedi Ibrahimovic, deve avere la collezione di maglie più grande della storia". In Italia per la presentazione della “Partita per la pace - Uniti per la pace”, gara di beneficenza promossa da Papa Francesco, Diego Armando Maradona ha parlato di tanti argomenti con i giornalisti.

"Icardi? Non parlo dei traditori" - Alla domanda se il commissario tecnico dell’Argentina Bauza possa convocare Icardi, il Pibe de oro non ha risposto: "Non so se lo porteranno in Nazionale... ma io dei traditori non parlo. Io sono qui per la Partita della pace e Icardi qui non c’entra niente". Maradona ha poi commentato la recente partita della sua Nazionale contro il Perù: "L'Argentina ha un potenziale grandissimo di attaccanti, da Higuain a Aguero ma senza Messi tutti gli altri non danno il meglio, è lui che comanda l'attacco. L'Argentina deve migliorare, l'allenatore lo sa, ne abbiamo parlato".

"Totti fino a 50 anni" - "Totti può giocare fino a 50 anni, io lo ripeto sempre ai giocatori. Quaranta calciatori delle squadre italiane non fanno un Totti", ha aggiunto Maradona che ha anche parlato della sfida tra il "suo" Napoli e la Roma: "Per i giallorossi non sarà facile mi auguro sarà una partita di pace perché tutti sappiamo quello che è successo nel passato. Spero vinca lo spettacolo". Per Maradona l'Olimpico, dove si giocherà la "Partita della pace" "è uno degli stadi più belli in cui ho mai giocato, mi ci sono sempre divertito. Oggi fa molta pena vedere un Olimpico quasi vuoto. Quando ci giocavamo noi con Roma o Lazio era sempre strapieno".

"I biglietti per gli agenti di Equitalia" - "E' un piacere stare in Italia e non essere perseguitato da Equitalia, anzi invito i loro agenti, pagando il biglietto, a venire allo stadio". Maradona ha trovato anche il momento di scherzare, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa promossa dal Pontefice.

Il Mondiale a 48 squadre - L’idea del nuovo presidente della Fifa Gianni Infantino di allargare il numero delle nazionali protagoniste ai Mondiali, piace al Pibe de oro: "E’ positivo che partecipino più squadre. Nelle qualificazioni passate si sono confrontati Ronaldo e Ibrahimovic ed è ingiusto per il pubblico non poter vedere uno dei due al Mondiale". Sulla possibilità che lui collabori con la Fifa, ha spiegato: "Io non vado per i soldi, non ne ho mai parlato. Voglio che la gente ritorni allo stadio. Il dirigente deve essere d'accordo con il giocatore di calcio, mentre ce ne sono tanti che non hanno mai toccato una palla e si credevano forti. Se entro nella Fifa, lo faccio per essere efficace se no me ne vado a casa".

"Papa Francesco sta facendo molto" - "Io sono con Papa Francesco, per lui sono sempre a disposizione. Sta facendo un grandissimo lavoro anche dentro il Vaticano come piace a tutti i cattolici. Per questo quando mi ha parlato di questa iniziativa ho detto subito sì. Di pace c'è tanto bisogno, perché ha perso i colombi".

Una parata di stelle - All’evento, oltre a Maradona ci saranno tra gli altri Totti, Ronaldinho, Felipe Anderson, Cafù, Hernan Crespo e anche il figlio del 'Pibe de oro', Diego Armando Maradona Junior. "Quando mi hanno detto che avremo giocato anche per le popolazioni colpite dal terremoto di Amatrice ho pensato che non si potesse mancare ad un evento come questo - ha concluso -. Faremo una cosa molto grande, raccoglieremo fondi per dare da mangiare ai bambini per dire la nostra sulla pace e per dare una mano grande a papa Francesco. Io mi ero allontanato dalla chiesa per tanti motivi, papa Francesco mi ha fatto ritornare". L’evento è promosso dalla Fondazione internazionale di diritto pontificio Scholas Occurrentes insieme al Csi, la comunità Amore e libertà e Unitalsi.