Allenatori italiani all'estero, il secondo anno è una maledizione: prima il trionfo, poi la crisi
CalcioDa Antonio Conte a Carlo Ancelotti, da Roberto Mancini a Claudio Ranieri e Massimo Carrera. Gli allenatori italiani all'estero, dopo aver compiuto grandi imprese, difficilmente sono riusciti a confermarsi per più stagioni sulla stessa panchina. La "maledizione del post trionfo" ha colpito gran parte di loro. E alcuni sono stati esonerati proprio da campioni in carica...
Dal paradiso all’inferno il passo è breve. Bastano qualche risultato negativo e un campionato al di sotto delle aspettative per cancellare un anno da campioni. All'estero, ormai è una tendenza: gli allenatori italiani hanno fatto grandi imprese, ma soltanto per una stagione. Una regola non scritta che Antonio Conte, il campione d'Inghilterra in carica, non può non tenere a mente.
Antonio Conte
Secondo i media britannici, Antonio Conte resterà al Chelsea fino alla scadenza del contratto, prevista nel 2019. Come riportato dal Daily Telegraph, Conte avrebbe deciso di restare in Premier dopo che la sua famiglia lo ha raggiunto in Inghilterra. La vicinanza dei suoi cari, avrebbe allontanato i pensieri di addio al termine della stagione in corso. Non si parla di esonero, ma di aria di crisi si è parlato già durante l'estate. Colpa di un mercato che lo ha allontanato dai suoi dirigenti. Ieri, è arrivata la seconda sconfitta consecutiva che posiziona il Chelsea al quinto posto in classifica, con 13 punti (a - 9 dalla capolista). Dopo il ko interno contro il Manchester City, la formazione di Conte è caduta in casa del Crystal Palace. Insomma, quel sorriso orgoglioso che l'allenatore italiano mostrava a maggio scorso, appartiene già al passato. All'epoca, con la vittoria (per 1-0) sul campo del West Bromwich si laureò campione d'Inghilterra. Alla sua stagione d'esordio e con due turni di anticipo.
Carlo Ancelotti
La notizia dell'esonero di Carlo Ancelotti da parte del Bayern Monaco ha fatto il giro del mondo. Fatale è stata la sconfitta in Champions, per 3-0, contro il Paris Saint-Germain, che si è sommata a un rapporto poco pacifico tra l'allenatore e i senatori della squadra. Eppure, Ancelotti in Bundesliga ha fatto tanto. Il 29 aprile 2017, dopo aver battuto per 0-6 il Wolfsburg, ha vinto il titolo di campione di Germania con 3 giornate di anticipo. Un successo che gli ha permesso di entrare nella cerchia degli allenatori capaci di vincere un titolo in quattro paesi diversi (Italia, Inghilterra, Francia e Germania), raggiungendo Giovanni Trapattoni, Ernst Happel, Tomislav Ivic e José Mourinho. Una storia che si ripete. Ancelotti, infatti, aveva ricevuto lo stesso trattamento a Londra: nel maggio del 2010 ha conquistato la Premier League con il Chelsea, ma esattamente un anno dopo la società ha deciso di esonerarlo dopo il secondo posto in campionato e l'eliminazione in Champions League ai quarti di finale contro il Manchester United.
Claudio Ranieri
E' stato l'eroe del Leicester e della Premier League. Un simbolo, Claudio Ranieri, protagonista di un'impresa che è stata definita più volte come una favola. Favola che forse si è conclusa troppo in fretta. Nove mesi dopo la vittoria del campionato inglese, l'allenatore è stato licenziato dal suo incarico. Esattamente, il 23 febbraio 2017, dopo la sconfitta per 2-1 con il Siviglia nell'andata degli ottavi di finale di Champions League e una stagione trascorsa appena sopra la zona retrocessione. Proprio alla vigilia della sua ultima panchina, Ranieri aveva confessato di essere stato tentato di andarsene al termine del campionato vinto. "Ma poi ho deciso di restare perché mi piacciono le sfide. E sapevo che questa sarebbe stata una stagione difficile".
Roberto Mancini
Stesso destino di Roberto Mancini sulla panchina del Manchester City. Dopo un quinto e un terzo posto che ha garantito al City la prima qualificazione alla Champions della sua storia, Mancini vinse la Premier League all'ultima giornata. Ad agosto il terzo e ultimo trofeo della sua esperienza inglese, battendo il Chelsea per 3-2 nella finale di Community Shield disputata al Villa Park di Birmingham. Un anno dopo, la maledizione ha colpito anche lui che, il 13 maggio 2013, dopo aver perso la finale di FA Cup contro il Wigan, venne sollevato dall'incarico per i risultati deludenti della stagione.
Massimo Carrera
Infine, Massimo Carrera che ha vinto il campionato di Russia con lo Spartak Mosca il 7 maggio 2017. Un'impresa epica, un titolo che mancava da ben 16 anni e che ha caricato l'ambiente. Nonostante il grande trionfo, il suo nome sembra esser passato già in secondo piano. Anche l'ex vice di Conte alla Juve, però, deve fare i conti con la maledizione del secondo anno. Sempre che esista e che ci crediate.