L’incredibile storia di Pete Wild: da tifoso ad allenatore, elimina il Fulham in FA Cup

Calcio

L’Oldham Athletic, squadra di quarta divisione inglese, ha eliminato il Fulham di Claudio Ranieri in FA Cup. Alla guida dell’Oldham c’è Pete Wild, che fino a poche settimane fa era semplicemente un tifoso

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In generale, nel calcio, le coppe nazionali sono quelle che più di tutte regalano imprese incredibili. L’FA Cup, che per la sua struttura può far incrociare squadre di Premier League con altre dilettanti, logicamente si presta molto di più a storie fuori dal comune. Ed è capitato anche stavolta, nella sfida tra il Fulham di Claudio Ranieri e l’Oldham Athletic, squadra di quarta divisione inglese. I Cottagers sono passati in vantaggio ad inizio ripresa con la rete di Odoi, ma nel quarto d’ora finale si è verificata l’incredibile rimonta: al 76’ il rigore trasformato da Surridge per il pareggio, all’88’ il gol vittoria di Lang. Se già di per sé il risultato di questa sfida si può considerare un’impresa, i toni della storia diventano ancora più incredibili. Perché l’Oldham Athletic è allenato da Pete Wild, uno dei tifosi più appassionati della squadra. La società ha scelto di puntare su di lui, che fino a poche settimane allenava a livello amatoriale e seguiva la squadra anche in trasferta. Proprio come avrebbe fatto per la sfida col Fulham, per cui aveva già prenotato il viaggio e fatto scorta di birra.

Wild alla guida dell’Oldham

Nel giorno di Santo Stefano, l’Oldham incassò una tremenda sconfitta: 6-0 contro il Carlisle United. Una partita che convinse il club ad esonerare l’allenatore e mettere alla guida della squadra proprio Pete Wild. Che ha compiuto un vero e proprio miracolo, grazie alla motivazione che ha saputo trasmettere alla squadra. È questo l’aspetto su cui ha puntato maggiormente, come ha spiegato lui stesso in un’intervista rilasciata tempo fa al Daily Mail: “Voglio restituire qualcosa ai tifosi. Questa squadra può contare su tante persone che viaggiano in gran numero ovunque si giochi in campionato. Quindi ho voluto puntare sul lato economico della questione con i calciatori, facendo notare loro quanto i tifosi arrivino a spendere per vederli giocare, ai sacrifici che queste persone fanno. Gente che se vede dare ai giocatori tutto in campo, sono disposti a perdonare qualsiasi cosa”. Il messaggio è stato ampiamente recepito.