Insulti razzisti a 14enne: arbitro donna sospende gara

Calcio
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Brutto episodio a Cairo Montenotte (Savona): durante un match della categoria Giovanissimi, l'arbitro donna ha sospeso l'incontro per gli insulti razzisti subiti dal portiere quattordicenne

RAZZISMO, FIGC: VIA DAL CAMPO DOPO 2 EPISODI

Gli occhi del mondo calcistico puntati su San Siro per la sfida tra Milan e Inter, ma nella domenica dell'attesissimo derby di Milano arriva anche una storia triste: l'ennesimo brutto gesto legato al razzismo nel mondo del pallone, l’altra faccia di un universo dove purtroppo ancora oggi bisogna registrare episodi del genere. Cairo Montenotte (Savona), durante un match della categoria Giovanissimi l'arbitro, donna, ha sospeso la gara due volte perché un gruppo di ventenni gridava insulti razzisti al portiere quattordicenne di origini sudamericane della squadra del Priamar di Savona. Tifoseria della Cairese di Cairo Montenotte sotto accusa e la dura denuncia della madre del ragazzo vittima di insulti razziali che ha chiesto una presa di posizione ferma da parte della FIGC: "Mio figlio è ferito e amareggiato, è un episodio vergognoso che non merita altri commenti se non un intervento deciso della Federazione, non si possono accettare certi episodi", le parole rilasciate dalla madre del giovane portiere all'Ansa.

"Nessuno adulto ha fermato i cori razzisti"

La signora Ana, madre del 14enne portiere, ha poi aggiunto: "Ritengo che la Federazione debba fare qualcosa, mettere dei paletti a tutti coloro che si recano nei campi da calcio. Da madre ho insegnato ai miei figli l'educazione, cosa che evidentemente si sta perdendo. Anche perchè, la cosa più sorprendente – ha proseguito - è stata che nessuno degli adulti presenti alla stadio è intervenuto per fermare i cori razzisti e questo è ancora più disdicevole. Mio figlio ora sta meglio, ne abbiamo parlato a lungo, certo è rimasto ferito e amareggiato, ma andiamo avanti".