Cina, sei giocatori dell'U19 lasciano il ritiro per bere: sospesi per sei mesi

Shanghai
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I sei ragazzi in questione avevano lasciato il ritiro per andare a bere. Durissima punizione da parte della Chinese Football Association: sospensione da tutte le selezioni nazionali da giugno a fine novembre: "Grave violazione delle regole anti-coronavirus"

CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENTI

Sei giocatori della Nazionale cinese Under 19 sono stati sospesi per sei mesi dopo aver violato le regole mirate al controllo del coronavirus. Lo ha annunciato la Chinese Football Association, che aveva organizzato un ritiro a porte chiuse per 35 giocatori a Shanghai dal 17 maggio al 6 giugno. Il 30 maggio però sei ragazzi, ovvero Tao Qianglong, Liu Zhurun, Peng Hao, Ren Lihao, Han Dong e He Longhai, hanno lasciato il centro sportivo senza il permesso per andare a bere tutti quanti insieme: "Si tratta di una grave violazione delle regole di controllo dell'epidemia e ha causato effetti negativi su tutta la squadra", ha comunicato il principale organo del calcio cinese, affermando che i sei giocatori saranno banditi da tutte le partite organizzate dalla stessa CFA dal 1 giugno al 30 novembre di quest'anno.

Punizione esemplare 

Non è finita qui, perché i sei ragazzi in questione non potranno più essere convocati da qualunque selezione nazionale cinese, nemmeno dalla maggiore. E subiranno ulteriori provvedimenti da parte dei rispettivi club. Liu Zhurun, Peng Hao e Ren Lihao giocano nello Shanghai SIPG, mentre Tao Qianglong, Han Dong e He Longhai provengono rispettivamente da Dalian Pro, Henan Jianye e Shonan Bellmare, in Giappone: "Tutti hanno capito la gravità della situazione. È una perdita per la squadra e, naturalmente, avrà effetti ancora maggiori sui giocatori stessi", ha detto il Ct Cheng Yaodong.