Coronavirus in Italia: il bollettino dei contagi, i dati e le news di oggi
Stop di tutte le attività e degli spostamenti, a esclusione dei casi 'eccezionali' (motivi di salute, lavoro e comprovata necessità), nell'intera Lombardia dalle ore 23 alle 5 del mattino a partire da giovedì 22 ottobre. È la proposta che, all'unanimità, i sindaci di tutti i Comuni capoluogo, i capigruppo di maggioranza e di opposizione e il governatore Attilio Fontana, hanno fatto al Governo. Il Ministro Speranza: "D'accordo a misure più restrittive in Lombardia"
Spadafora: “Scelte per i lavoratori e per i ragazzi”
I principi che hanno guidato queste scelte sullo sport, per Spadafora: “Ho pensato non solo ai tanti gestori e ai lavoratori sportivi e a quanti frequentano le palestre per il proprio benessere psico-fisico ma anche ai tantissimi giovani, ragazze e ragazzi, che sono messi a dura prova dalle regole imposte dall’emergenza sanitaria e che trovano proprio nelle ore che trascorrono facendo sport un momento importante di sfogo e relax, essenziale per il loro equilibrio”.
Spadafora: “Nessuna evidenza denuncia focolai in relazione all’allenamento individuale”
Il ministro ha spiegato poi che “nessuna evidenza scientifica denuncia focolai in relazione all’allenamento individuale nei luoghi controllati”, e che a suo parere “sarebbe stato peggio spingere migliaia di appassionati e di giovani nei parchi cittadini piuttosto che proseguire in luoghi che rispettano regole e protocolli”.
Spadafora: “Sto facendo l’impossibile per lo Sport”
Infine i ringraziamenti al “presidente Conte, ai parlamentari che si sono espressi chiaramente, ai presidenti di Regione che col loro coordinatore Bonaccini hanno rivendicato con nettezza la volontà di tenere aperte palestre, piscine e centri sportivi con i loro rigorosi protocolli e in tutta sicurezza. Un’ultima cosa: non mettete mai in dubbio che io stia facendo l’impossibile, giorno e notte, per lo Sport!”
Crisanti: “Ci sarà inasprimento misure prima di Natale”
In un’intervista al Messaggero, il microbiologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti è tornato sulle sue frasi degli ultimi giorni: “Ero stato ottimista quando avevo parlato di lockdown a Natale. Magari non chiamiamolo in questo modo, però con questi numeri arriveremo a un inasprimento delle misure di contenimento molto prima".
Crisanti: “Abbassare la curva dei contagi"
Lo stesso microbiologo ha aggiunto: “Abbiamo un doppio problema. I numeri sono un disastro. Dobbiamo abbassare la curva dei contagi, una volta ottenuto il risultato, dobbiamo essere in grado di mantenerla bassa. Ma è saltato completamente il sistema di tracciamento. Le misure di contenimento sono inutili senza un piano organico per dotare l'Italia di un sistema che mantenga basso il numero dei contagi. Se invece di buttare soldi per acquistare i banchi a rotelle avessimo investito sul tracciamento e sulla capacità di eseguire i tamponi, oggi saremmo in una situazione differente. Non possiamo andare avanti altri sei mesi solo con le chiusure”.
Cristanti: “Quest’estate avremmo dovuto organizzarci”
“Quest’estate eravamo arrivati a 300 contagi al giorno, avremmo dovuto porci il problema e organizzarci per evitare che quel dato tornasse a salire mettendo in campo un reale ed efficace sistema di tracciamento e tamponi. Invece non abbiamo fatto nulla. Per una volta che sono stato ottimista, sono stato smentito. Avevo previsto il lockdown a Natale, pensando che i positivi aumentassero in maniera graduale. Non mi sarei aspettato che il sistema territoriale di contrasto e tracciamento si sbriciolasse così velocemente. E' evidente che un inasprimento delle misure sarà in rapido sviluppo se quelle che sono state messe in campo non funzioneranno".
Conte: "Stop a sport dilettantistico"
Il Premier Giuseppe Conte ha illustrato le misure contenute nel nuovo Dpcm, tra le quali lo stop allo sport dilettantistico di contatto. Per quanto riguarda piscine e palestre, che avranno una settimana per adeguarsi ai protocolli. TUTTE LE MISURE DEL NUOVO DPCM
Incidenza persone positive al tampone sale all'8%
Sfiora l'8%, ed e' in aumento, l'incidenza del numero di persone risultate positive rispetto al numero complessivo di tamponi effettuati nelle ultime 24 ore (precisamente il 7,99%).
Coronavirus, l'aumento dei contagi regione per regione
- Lombardia 2975
- Campania 1376
- Lazio 1198
- Piemonte 1123
- Toscana 906
- Veneto 800
- Sicilia 548
- Emilia-Romagna 526
- Liguria 370
- Umbria 327
- Puglia 301
- Sardegna 230
- Abruzzo 221
- Marche 204
- P.A. Bolzano 171
- Friuli Venezia Giulia 155
- Calabria 78
- Valle d'Aosta 73
- P.A. Trento 48
- Basilicata 48
- Molise 27
Lombardia regione più colpita davanti a Campania e Lazio
La Lombardia è la regione più colpita nelle ultime 24 ore in Italia con 2975 nuovi casi. Seguono Campania (1376), Lazio (1198) e Piemonte (1123) tutte sopra quota mille
69 decessi in 24 ore
In Italia 69 persone sono morte a causa del coronavirus nelle ultime 24 ore, per un totale di 36.543 dall'inizio della pandemia
11.705 nuovi contagi su 146.541 tamponi
I dati di domenica 18 ottobre: 11.705 nuovi casi di coronavirus in Italia su 146.541 tamponi effettuati (è positivo l'8%)
45 terapie intensive in più
45 persone in più sono ricoverate nei reparti di terapia intensiva in Italia. 514 ricoveri (non terapia intensiva) in più per un totale di 7.131