Figc: stop multiproprietà club professionistici, per casi esistenti deroga fino al 2024/25

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Il logo all'ingresso della sede della Figc (Federazione Italiana Gioco Calcio) il 25 giugno 2020. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Il Consiglio federale ha approvato all'unanimità il divieto di partecipazione societaria in più di un club professionistico (dalla Serie C in su). Per le situazione esistenti - Napoli-Bari e Verona-Mantova - si è deciso di dare tempo per la dismissione fino alll'inizio della stagione 2024/2025

GRAVINA: "APERTURA TOTALE STADI? SPERO PRESTO, ASPETTIAMO IL 75%"

Niente più casi Salernitana, niente più proprietari che controllino più di un club professionistico nel calcio italiano. Il Consiglio federale Figc – come riportato in un comunicato - ha infatti approvato all'unanimità il divieto di qualsiasi partecipazione societaria in più di un club professionistico. Per quelle società che dovessero salire in Lega Pro dalla Serie D ci sarà quindi l'obbligo di tempestiva dismissione, a pena di decadenza dell'affiliazione. Per i casi esistenti, nello specifico quelli di Napoli e Bari con De Laurentiis e di Verona e Mantova con Setti, si è invece deciso di dare tempo per la dismissione entro l'inizio della stagione 2024/25.

Le parole del presidente Gravina

"Abbiamo stabilito per il futuro il divieto assoluto di qualsiasi multiproprietà - ha affermato il presidente della Figc Gabriele Gravina - e sancito il principio per gli unici due casi ufficiali esistenti, concedendo più di due anni e mezzo di tempo per avviare un percorso di cessione di una delle due società. Non solo sarà escluso categoricamente il controllo assoluto della società, ma non si potrà neanche avere alcuna partecipazione”.

Gravina: "Caso Lotito? Per noi vige la squalifica"

Nella giornata dedicata al Consiglio Federale, intanto, è scoppiato anche un caso dopo che il presidente della Lazio Claudio Lotito, presentatosi in mattinata in via Allegri, è stato stoppato e allontanato da Gabriele Gravina. "C'è un tema fondamentale, il Collegio di Garanzia non ha annullato nessuna condanna a Lotito e dunque ad oggi è responsabile all'interno dell'ordinamento sportivo, per noi vige squalifica", ha spiegato in conferenza stampa il numero uno della Figc. "Io ho

fatto un semplice appunto - riporta l'Ansa - lui ha letto la sua dichiarazione ritenendo che non fosse più squalificato, ma per noi non è così. Ho ribadito che lo era ancora e che doveva lasciare la sala, se voleva continuare a seguire poteva farlo ma avrei mandato gli atti alla Procura". Infine ha concluso: "Io mi sono attenuto a una decisione del Collegio di Garanzia, dove non ho trovato nessuna frase che parla di annullamento della pena. Dovesse essere riformata se ne discuterà quando sarà, ora vige sempre la sentenza del tribunale federale". Il riferimento è alla decisione del Collegio di Garanzia dello Sport di chiedere alla Corte federale d'appello di rivalutare la condanna in secondo grado di un anno inflitta a Lotito dopo il caso tamponi della Lazio.