Coppa d'Israele, caos in finale: invasione dei tifosi del Beitar Gerusalemme
IN FINALEDurante la finale di Coppa di Israele tra Beitar Gerusalemme e Maccabi Natanya, i tifosi del Beitar hanno invaso il campo Sammy Ofer di Haifa a fine partita per celebrare la vittoria della loro squadra. L'invasione con petardi e fumogeni ha impossibilitato lo svolgimento premiazione e costretto il capo dello Stato Isaac Herzog a uscire scortato dall'impianto. Rubate alcune medaglie dei giocatori e distrutta una porta. Non dovrebbe però essere a rischio l'assegnazione del titolo
La finale di Coppa d'Israele, giocata il 23 maggio allo stadio Sammy Ofer di Haifa, è degenerata in gravi disordini quando, a pochi minuti prima dal termine della partita, migliaia di tifosi del Beitar Gerusalemme hanno invaso il campo per festeggiare il successo per 3-0 della loro squadra sul Maccabi Natanya. I tifosi hanno lanciato fumogeni, fuochi d'artificio, petardi e hanno occupato a lungo il campo mentre i giocatori attendevano negli spogliatoi che gli animi si calmassero.
Il capo dello Stato scortato
Il capo dello Stato, Isaac Herzog, è stato costretto a lasciare lo stadio protetto dalla scorta e la cerimonia di premiazione è stata annullata. Secondo i media israeliani, nella confusione alcune medaglie destinate ai giocatori sono state rubate e una delle porte del campo è stata bruciata. La direzione del Sammy Ofer ha precisato che i danni materiali sono di 100 mila shekel, circa 25 mila euro. Di fronte alla minaccia di vedersi privata della Coppa, la dirigenza del Beitar Gerusalemme ha imputato la responsabilità dei disordini a inefficienze organizzative della Associazione Calcio israeliana, della polizia e della società addetta alla sicurezza. Il Beitar Gerusalemme, squadra tradizionalmente vicina al Likud, principale partito di governo, insiste per ricevere già stasera la Coppa nella residenza del Capo dello Stato e organizzare così una grande festa in un parco della città. Il ministro per lo sport, Micky Zohar, ha giustificato questa posizione rilevando che, sul piano puramente sportivo, "non c'è dubbio che i calciatori del Betar Gerusalemme si siano meritati il premio". Il suo ministero, ha aggiunto, si riserva di rivedere in futuro i provvedimenti necessari per prevenire le invasioni di campo. La posizione ufficiale della Associazione Calcio israeliana non è invece ancora nota. Secondo alcuni media il suo presidente, Moshe Zuaretz, avrebbe comunque gia' inoltrato "messaggi tranquillizzanti" alla dirigenza del Beitar. Non è la prima volta che la tifoseria del Beitar, nota per essere la più calda di Israele, si rende protagonista di episodi violenti.